titolo Ludovico Ariosto

Origine degli Estensi

La dedica ad Ippolito d’Este e l’importanza assegnata alle vicende di Ruggiero rivelano la natura encomiastica del romanzo ariostesco. Il Furioso è concepito come esaltazione di una famiglia reale e non come poema nazionale di un popolo o di una civiltà. Ruggiero è il progenitore degli Estensi, discende del troiano Ettore e le sue peripezie, intrecciate a quelle di Bradamante, conferiscono significato particolare all’epos ariostesco. Il matrimonio tra Ruggiero e Bradamante, donna-guerriera sorella di Rinaldo, con la conversione finale di Ruggiero al Cristianesimo e il duello di Ruggiero con l’ultimo eroe saraceno sopravvissuto, Rodomonte, vinto dal primo, conferiscono significato encomiastico all’eroismo del romanzo. Il Furioso si chiude con un’ottava che richiama alla memoria la sequenza finale dell’Eneide, con l’uccisione finale di Turno, come a sottolineare il valore epico del capostipite degli Estensi. Dal matrimonio di Ruggiero e Bradamante discende la stirpe estense. ‘Fansi le nozze splendide e reali/convenienti a chi cura ne piglia: / Carlo ne piglia cura, e le fa quali / farebbe, maritando una sua figlia’ (XLXI, 73, 1-2) . Più in generale l’intento encomiastico ed elogiativo ed romanzo è rivolto alla corte ferrarese: la avventure cavalleresche, già presenti in Boiardo, servono ora a dar vita ad un superiore ideale di controllo sul mondo e di equilibrio. Il motivo encomiastico compare anche prima dell’elaborazione del Furioso, nel frammento in terza rima Obizzeide: Ariosto, da poco entrato a servizio presso il cardinale Ippolito, celebra Obizzo d’Este, antenato illustre dei signori di Ferrara, vissuto nella prima metà del Trecento e servitore di Filippo il Bello.


fotografia

Ferrara, Castello degli Estensi.

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