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percorso biografico   Home Page > Percorso biografico > 1310-1321 > La morte e le celebrazioni funebri

La morte e le celebrazioni funebri

fotografia Dante morì prematuramente a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321, a causa probabilmente delle febbri malariche contratte passando attraverso le paludi di Comacchio o proprio a Venezia, dove si era recato per un’ambasceria voluta da Guido Novello. Le celebrazioni funebri e le reazioni di poeti e scrittori contemporanei alla notizia della morte rappresentano le prime testimonianze di quella fama che circondò la figura e l’attività di Dante, presto trasformatasi in vero e proprio mito.

Come racconta nel Trattatello Giovanni Boccaccio, Guido Novello onorò con solenni esequie la memoria dell’illustre ospite scomparso; la sua salma fu tumulata presso la chiesa di San Pier Maggiore, chiamata poi San Francesco, in attesa della costruzione di “una egregia e notabile sepoltura”, che però, a causa dell’esilio cui fu costretto Guido Novello, non venne mai eretta. Le spoglie di Dante, ripetutamente richieste dai fiorentini, furono gelosamente custodite dai francescani e, fortunosamente ritrovate nel 1865 in occasione del centenario dantesco, vennero poi traslate nel tempietto neoclassico, costruito nel 1782, attiguo alla chiesa.

Il proposito espresso dal signore di Ravenna di costruire un solenne monumento funebre fu forse all’origine di quella gara spontanea, cui parteciparono molti poeti romagnoli contemporanei, tra cui Giovanni del Virgilio, Rinaldo Cavalchini da Villafranca, Menghino Mezzani, per la composizione di un epitaffio funebre da incidere sulla tomba di Dante. Attestazioni di compianto si registrarono pure tra molti poeti volgari dell’epoca. Sonetti in morte di Dante furono infatti composti dal fiorentino Pieraccio Tedaldi, da Bosone da Gubbio in corrispondenza per altro con Manuello Romano, dal veneziano Giovanni Quirini, cui si dovrà aggiungere la canzone Su per la costa, Amor, de l’alto monte, in cui Cino da Pistoia esprime il proprio rammarico per la scomparsa dell’antico e famoso amico.

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