Raccolte Mauro Foà e Renzo Giordano

A. Stradella, Cantata a 3 con stromenti. 1660
La Zenobbia in Argentina. Sec. XVIII
A. Scarlatti, Arie. Sec. XVII
Sinfonie. 1660

La Biblioteca nazionale universitaria di Torino ha realizzato la digitalizzazione di una selezione della Raccolta Mauro Foà (costituita da 87 manoscritti e 66 opere a stampa) e della Raccolta Renzo Giordano (comprendente 167 manoscritti e 145 opere a stampa).
Le Raccolte sono quasi totalmente riconducibili alla figura del conte Giacomo Durazzo (1717-1794), ambasciatore imperiale a Venezia e collezionista raffinato, che intorno al 1780 acquistò un gruppo di manoscritti musicali. La sua biblioteca, donata in gran parte al Collegio salesiano san Carlo di Borgo san Martino, pervenne alla biblioteca di Torino tra il 1922 e il 1930 grazie alla generosità di due mecenati, l’agente di cambio Roberto Foà, e l'industriale tessile Filippo Giordano. Le due raccolte furono intitolate alla memoria dei figli dei due donatori morti prematuramente, Mauro Foà e Renzo Giordano.
Le Raccolte Foà e Giordano sono note a livello internazionale soprattutto per la presenza di 27 volumi manoscritti quasi interamente autografi di Antonio Vivaldi (1678 - 1741), di partiture di opere teatrali, di serenate, di gran parte delle cantate e delle composizioni vocali sacre, e di numerosissimi brani strumentali.
Le due raccolte conservano tra l'altro 10 volumi manoscritti parzialmente autografi di Alessandro Stradella (1639-1682), compositore dalla produzione estremamente versatile ai vertici del panorama internazionale del tempo.Tra le opere digitalizzate si trovano anche partiture manoscritte di Tommaso Traetta, Benedetto Marcello e Baldassarre Galuppi, oltre a rari volumi di intavolatura d'organo tedesca del secolo XVII.
Tra le opere digitalizzate si trovano anche partiture manoscritte di Tommaso Traetta, Benedetto Marcello e Baldassare Galuppi, oltre ad una raccolta di rari volumi di intavolatura d'organo tedesca del 17. secolo.