Giacomo Puccini: dagli anni di formazione ai primi traguardi

Fotografia di Giacomo Puccini
G. Puccini, Le Villi. Autografo, 1884 c.
Lettera autografa a Ramelde Puccini
Musiche per la Festa di S. Croce

Tra i compositori della sua epoca forse nessun altro riesce a parlare direttamente al pubblico come Puccini; ma, forse proprio per questa sua immediatezza e popolarità, la cultura accademica ha ritardato a riconoscere il valore e l’altezza della sua opera. Solo recentemente, infatti, è stata intrapresa la strada della ricognizione delle fonti. Nell’ambito di un progetto volto all’acquisizione di tutte le fonti, sembra naturale partire dalla ricognizione sistematica di tutto il materiale conservato a Lucca, la città natale del compositore. In essa si conservano, oltre ai documenti relativi alla sua formazione, tutta una serie di partiture autografe e di abbozzi che risalgono al suo periodo giovanile. Inoltre nel Museo di Celle dei Puccini si conservano abbozzi per le sue prime due opere Le Villi e Edgar. Gli anni di formazione del compositore costituiscono, da alcuni anni, un preciso settore della musicologia pucciniana, che ha dato alla luce significativi contributi scientifici. A questi vanno aggiunti gli studi dedicati agli antenati del compositore che operarono in Lucca ininterrottamente, in qualità di musicisti in posizione rilevante, dalla prima metà del XVIII alla fine del XIX secolo, attraverso quattro generazioni, caso unico in Italia e uno dei pochi casi in tutta la storia della musica. Lo studio accurato degli anni di formazione ha portato a definire con chiarezza l’effettiva consistenza dell’insegnamento ricevuto da Puccini a Lucca. Una precisa ricognizione di tutti i documenti ha anche fatto giustizia di tante notizie imprecise e quasi leggendarie relative ad una presunta, eccessiva scapestratezza dello studente Puccini e ad una sua irregolarità negli studi che si erano venute stratificando nel tempo.