Manoscritti in rete

L. Ghiberti, Zibaldone autografo
G. Severini, Fleurs et masque
G. Severini, Fleurs et masque
Rime antiche
Questo progetto è stato il primo esperimento di digitalizzazione di manoscritti posseduti dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze e per l’occasione sono stati scelti alcuni tra i documenti più rari e maggiormente consultati, appartenenti ai fondi storici della Biblioteca. Dal Messale Ottoniano del X secolo, che costituisce il manoscritto più antico dell’istituto, al manoscritto Palatino 556, il cosiddetto Lancillotto che, oltre a porre una serie di interrogativi relativi al testo, al copista, all'area scrittoria, è splendidamente decorato da più di trecento disegni a penna. Del fondo Palatino è inoltre stata selezionata per la collezione la Parte terza del libro di ingegneria di Mariano di Jacopo detto il Taccola. Fanno inoltre parte della raccolta i trattati di architettura del Filarete e di Francesco di Giorgio Martini (Fondo Nazionale) e ancora lo Zibaldone di Lorenzo Ghiberti, nonché l'edizione limitata dell'album Fleurs et masque (Londra, 1930) con illustrazioni di Gino Severini. Al momento in rete è stata resa disponibile una prima selezione dei manoscritti digitalizzati