Carteggio Michele Ferrucci

Caterina Franceschi col consorte Michele Ferrucci
Lettera di Ruggero Bonghi a Michele Ferrucci. Roma, 20 dicembre 1875
Lettera di Cavour a Michele Ferrucci. Leri Cavour, agosto 1836
Lettera di Ugo Foscolo a Johann Paul Schulthesius. Milano, 25 dicembre 1809

Michele Ferrucci (Lugo di Romagna 1801 – Pisa 1881), insigne latinista, fu direttore della Biblioteca universitaria dal 1848 fino 1881, anno della sua morte e, come era allora consuetudine, contemporaneamente, docente nella stessa università della città.
Alcuni anni prima della scomparsa aveva donato il suo carteggio alla biblioteca che dirigeva; questo primo nucleo fu successivamente ampliato con il dono da parte del figlio della biblioteca personale del professore composta da 4890 volumi dei secoli XVI-XIX e da 2951 opuscoli del XIX secolo relativi a letteratura e filologia classica.
Nel carteggio spiccano per importanza le lettere autografe, inviate a lui ed a sua moglie Caterina Franceschi da letterati e politici illustri tra cui si segnalano Giuseppe Giusti, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni e Ugo Foscolo. Ferrucci e la moglie, infatti, avevano fatto della loro casa pisana un salotto letterario, frequentato dai letterati locali ma anche italiani e stranieri di passaggio in Toscana.
Michele Ferrucci era arrivato a Pisa dopo alterne vicende, seguite all’imposizione di abbandonare Bologna, dove aveva ottenuto la cattedra di lettere latine, perché compromesso nei moti del 1831. A Pisa aveva ottenuto la cattedra di storia ed archeologia che era stata dell’egittologo Ippolito Rosellini, a cui aggiunse l’insegnamento di lettere greche e latine. Con il riordinamento dell’università, dopo l’insediamento del governo provvisorio toscano nel 1859, mantenne solo l’insegnamento di letteratura latina oltre alla direzione della biblioteca.

Istituti collegati