Opere a stampa del fondo Hortus Pisanus

G. Lacinio, Pretiosa margarita nouella ... Venezia, A. Manuzio, 1546
M. Ruland, Curationum empiricarum et historicarum ... centuria prima. Basilea, S. Henricpetri
G.B. Della Porta, Magiae naturalis libri viginti ... Francoforte, S. Hempel, C. Marne e J. Aubry, 1607
K. Gesner, Historiae animalium lib. I ... Zurigo, C. Froschauer, 1551

Il Fondo cinque-secentesco, piccolo ma prezioso, fu depositato nella Libreria dello Studio pisano intorno al 1780. Proveniva dalla biblioteca del Giardino dei Semplici - l’Orto Botanico pisano, istituito nel 1543.
Il fondo si compone attualmente di 7 manoscritti e 74 volumi.
La quantità originaria dei volumi stampati tra il 1517 e il 1615 era di 110 come risultava dall’inventario stilato nell’estate del 1626 dal provveditore generale dello Studio pisano monsignor Gerolamo da Sommaia. Essi si configuravano come una vera e propria biblioteca specialistica organizzata per formato e collocata per numeri progressivi. Su tutti i volumi era impresso lo stemma granducale.
Della collezione originaria, già dal Catalogus Bibliothecae Pisanae Academiae di Cesare Malanima del 1798, risultano mancanti almeno quaranta delle 110 opere a stampa; anche se il nucleo originario era giunto integro in biblioteca, i volumi erano andati dispersi quando ancora la sede era nel palazzo della Specola, in quanto, presumibilmente, erano stati parzialmente venduti o scambiati con altri.
Il fondo andato confuso all’interno del patrimonio librario della biblioteca, è stato ricostruito con perizia bibliografica in occasione delle mostre medicee del 1980.
Le opere a stampa della collezione offrono il panorama degli interessi scientifici dei prefetti dell’Orto e degli scienziati che lo frequentavano, che spaziava oltre i contenuti propriamente naturalistici, dalla mineralogia, alla matematica astronomica, all’alchimia all’utilizzazione medicinale delle piante, all’allora proibito interesse per la iatrochimica.
In particolare i trattati cinquecenteschi – citiamo l’Historia animalium di Gesner, l’Ornithologiae di Aldrovandi, l’Icones piscium di Salviani - sono vere opere enciclopediche nelle quali l’iconografia ha il merito di riprodurre la realtà naturale rifiutando l’ispirazione trascendente medievale.

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