Periodici storici del C.A.I. Club alpino italiano

Bollettino del Club alpino italiano. Torino, v. VIII (1874-1875), n.22. Tav. Ill.
Bollettino del Club alpino italiano. Torino, (1912-1913)
Lo scarpone : alpinismo, sci, escursionismo. Milano, a.1 (1931), n. 1
Bollettino del Club alpino italiano. Torino, v. IV (1869), n. 14

Il Bollettino del Club alpino italiano, nato nel 1865, è tra le più antiche riviste di alpinismo al mondo, preceduto di soli due anni da The Alpine Journal, da Mittheilungen des Österreichischen Alpen-Vereines e dal Giornale delle Alpi, Appennini e vulcani, pubblicato tra il 1864 e il 1866 per iniziativa privata.
Tra primi redattori del Bollettino si segnalano Bartolomeo Gastaldi, Martino Baretti, Luigi Vaccarone. I resoconti alpinistici e gli articoli scientifici erano corredati da illustrazioni e da alcuni preziosi panorami in cromolitografia.
Il primo titolo fu Bullettino del Club alpino di Torino; nel 1867 divenne Bullettino trimestrale del Club alpino italiano; nel 1868 Bullettino del Club alpino italiano e infine Bollettino del Club alpino italiano dal 1869. Ebbe periodicità trimestrale dal 1865 al 1867, semestrale nel 1868, quadrimestrale nel 1869 e infine annuale fino al 1903. Proseguì con periodicità irregolare, con altri dieci volumi tra il 1904 e il 1967. Rinato nel 1982 si trasformò in organo ufficiale del Club alpino accademico (CAAI) e come tale prosegue tuttora.


Lo Scarpone : alpinismo, sci, escursionismo fu fondato nel 1931 a Milano dal giornalista Gaspare Pasini, rilevando il titolo e la periodicità di un’altra testata Lo Scarpone : giornale quindicinale di alpinismo diretto nel 1925-26 da Claudio Sartori. È il primo importante e duraturo periodico indipendente dalle società alpinistiche; si affermò in concorrenza con altre riviste private, come Roccia o Vette.
Fin dall’inizio fu utilizzato come notiziario ufficiale da alcune sezioni del CAI. Lo Scarpone offriva molte informazioni pratiche, come bollettini della neve, orari ferroviari, tariffari dei rifugi, ma anche cronache e prese di posizione sulle tecniche e sull’etica alpinistica.
Gaspare Pasini restò alla guida dello Scarpone fino alla morte, nel 1968. La proprietà passò a Guido Monzino, fino alla chiusura nel 1973. La testata fu rilevata dal CAI nel 1975, riservata ai soci abbonati, finché nel 1994 divenne l’organo ufficiale per tutti gli iscritti. Dal 1988 il redattore è Roberto Serafin. Nel 2011 termina l’edizione cartacea e dal 2012 Lo scarpone continua esclusivamente in formato digitale.