Manoscritti e incunaboli della Biblioteca civica Barrili di Savona

Codice Girolimino [o Gerolimino]. Sec. 15.
G. A. Traversagni, G. Traversagni, Pie Meditazioni. 1451-1456
S. de Masparrautha, Regulae. Pamplona, 1592
A. Traversagni, Legenda de Sancta Elizabet. 1455

Il primo nucleo della Biblioteca si costituì intorno alla metà dell’Ottocento grazie ad importanti e preziose donazioni di oltre 4.000 opere, reso prezioso dalla presenza di manoscritti come gli autografi del Chiabrera, la Divina Commedia su pergamena con miniature in rosso ed oro conosciuta come Codice Sansoni datata al XIV secolo con il commento di Jacopo della Lana, un Graduale attribuito al secolo XIII, sempre in pergamena, con miniature in rosso e notazioni musicali o, ancora, il Codice Gerolimino con dedica autografa di Carlo VIII re di Francia. Tra gli incunaboli sono da segnalare il De consolatione philosophiae di Severino Boezio in un esemplare stampato a Savona nel 1474 da Giovanni Bono, la Divina Commedia con il commento del Landino stampata a Brescia nel 1487 (una delle prime copie a stampa dell’opera dantesca), ed alcune rare edizioni di classici latini. Tra le opere più preziose sono da segnalare ancora il Compendium theologicae veritatis di Sant’Alberto Magno stampato a Venezia nel 1483, la Fonte di Charità di Giovanni Bernardo Forte (Milano, 1497) e, forse unico esemplare conservatosi, le Regulae di Sthephanus Masparrautha stampato a Pamplona nel 1492. Per i secoli XVI e XVII troviamo le convezioni tra Genova e Savona, la Polyanthea di Domenico Nano, opera a carattere enciclopedico stampata in caratteri greci e latini da Francesco Silva nel 1503 e le opere del Chiabrera pubblicate a Genova dal tipografo e amico Giuseppe Pavoni. Alcune opere conservate nella Biblioteca savonese rivestono un particolare valore per le incisioni di cui sono ornati i frontespizi, come quella in cui sono riportate le Leggi delle Compere di San Giorgio raffigurante il Santo nell’atto di uccidere il drago o l’illustrazione allegorica, opera dell’olandese Bloemert, che precede l’opera di Gio. Bernardo Veneroso dal titolo Il genio ligure risvegliato che tratta le antiche glorie liguri.