Biblioteca civica Pasquale Stanislao Mancini - Ariano Irpino

Sala lettura
Ingresso
Sala lettura P. Ciccone

Nel 1870 per opera dell'onorevole Mancini veniva fondata la biblioteca comunale di Ariano Irpino. La maggior parte del patrimonio librario della biblioteca è stato donato dalle biblioteche dei conventi Francescani e Scolopi di Ariano, dai Francescani di Montecalvo e Casalbore,dagli Alcantarini di Mirabella e dalla biblioteca dei Francescani di S. Giovanni del Palco in Lauro.
Nel 1866 con un decreto emanato dal Regio Commissario dell'Umbria, dal Commissario delle Marche e dal Luogotenente per le Province Napoletane, erano stati soppresse e chiuse tutte le corporazioni religiose,e con questo decreto tutti i libri, i manoscritti, i documenti scientifici che si trovavano negli edifici appartenenti alle case religiose, dovevano essere devoluti a pubbliche biblioteche o a musei nelle rispettive province. La prima sede della biblioteca Mancini fu l'antico ginnasio e il suo primo bibliotecario fu Felice Mazza. Alla fine del secolo il Mazza fu sostituito da Luigi Fedele, che anch'egli con mezzi di fortuna cercò con grande passione di conservare i libri.
Nel 1920 la biblioteca ebbe una nuova sede, e fu trasferita nel palazzo che ospitava l'antico teatro, nello stesso anno la biblioteca acquisì nuovi libri con i fondi della biblioteca popolare, creata dal Direttore Didattico, Francesco Paolo Schiavo. Nel 1962 a causa del terremoto la sede della biblioteca fu resa inagibile e in seguito abbattuta e i libri furono chiusi in alcune casse. Nel 1967 provvisoriamente fu riaperta in un locale a pianterreno nel cortile del palazzo di Città. Oggi finalmente la biblioteca ha la sua sede definitiva in uno stabile nuovo e molto confortevole e custodisce un totale di ca. 60.000 volumi tra antico e moderno.

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