Bibliomediateca della Fondazione Accademia nazionale di Santa Cecilia - Roma

Orchestra e Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia all'Augusteo, diretti da Bernardino Molinari
Ingresso del Museo degli Strumenti
Sala Santa Cecilia
Sala di consultazione della Bibliomediateca
La Bibliomediateca, inaugurata il 22 novembre 2005, è dotata di postazioni multimediali per l'ascolto e la fruizione di documenti digitali e di postazioni tradizionali di lettura, di salette per la consultazione riservata di manoscritti e edizioni antiche, di un laboratorio audio.
La Biblioteca, aperta al pubblico nel 1877, conserva un importante fondo antico ricco di circa 7.000 manoscritti, circa 1.500 edizioni antiche, libretti e programmi di sala.
L'Archivio storico conserva la documentazione completa della vita dell'istituzione dal 1651 ad oggi e nella base dati è interrogabile tutto l'Archivio preunitario e l'Archivio postunitario.
Negli Archivi audiovisivi è conservato un patrimonio sonoro accresciuto nel corso del Novecento da numerose donazioni, importanti collezioni discografiche di vinili, lacche e supporti digitali.
Gli Archivi di etnomusicologia conservano preziose registrazioni di musiche italiane di tradizione orale che dal 1948 l'Accademia ha raccolto grazie alle campagne di ricerca del Centro nazionale di studi sulla musica popolare fondato in collaborazione con la RAI.
L'Archivio fotografico è la testimonianza visiva delle attività dell'Accademia, in particolare delle stagioni concertistiche dalla metà del Novecento a oggi. Conserva inoltre fondi storici che riuniscono ritratti di personalità rilevanti nella cultura musicale e teatrale dal tardo Ottocento, la documentazione fotografica relativa alle campagne di ricerca degli archivi di etnomusicologia e quella del patrimonio dell'Accademia.
La Collezione di iconografia musicale, costituita da circa 150 fra dipinti, disegni, stampe e sculture, si è depositata nel corso dei secoli e si è arricchita continuamente secondo criteri tanto casuali quanto spontanei, perché frutto di doni di mecenati e accademici.
 
Le collezioni sono consultabili sul sito dell'istituto.
 
 
 

 

 

 

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