Biblioteca civica Ubaldo Mazzini - La Spezia

Palazzina Crozza
Sala
Scalone

La Civica "Ubaldo Mazzini", che rappresenta per gli spezzini la custode della memoria della città, nasce ufficialmente nel 1898, quando il Comune della Spezia entra in possesso della libreria dei soci Filomati, appartenenti alla Società d'Incoraggiamento per l'Educazione morale e industriale. Due locali a pianterreno del Teatro Civico ne costituiscono la sede originaria.
Al 1906 si colloca il suo trasferimento nella Palazzina Crozza di Corso Cavour, sede attuale, sotto la direzione di Ubaldo Mazzini, suo primo direttore e insigne studioso di storia locale. La nuova collocazione ne accresce il prestigio: la residenza suburbana dei nobili Crozza, progettata dall'architetto Piaggio, riccamente decorata dagli affreschi di Luigi Agretti, si sviluppa su tre livelli, con la sala di lettura al piano nobile, cui si accede mediante un ampio scalone. Da allora la biblioteca arricchisce il suo patrimonio librario anche grazie a numerose e prestigiose donazioni: una per tutte quella del Conte Giovanni Sforza di Montignoso che alla sua morte, nel 1922 lascia un ricco e pregiato fondo bibliografico e manoscritto. Per volontà del suo primo direttore, Ubaldo Mazzini, la civica della spezia è anche sede dell’Archivio storico comunale, appositamente ospitato all’interno di locali dedicati e che contiene oltre 2000 unità archivistiche inventariate, con documenti che vanno dall’XI al XIX secolo.  Durante i bombardamenti della primavera del 1943 il patrimonio librario subisce danni ingenti, nonostante le precauzioni adottate e nel primo dopoguerra le collezioni vengono accuratamente riorganizzate sotto la direzione di Ubaldo Formentini, secondo direttore della biblioteca. Allo stato attuale la "Ubaldo Mazzini" svolge prevalentemente il ruolo di biblioteca di conservazione con aggiornamenti nel settore umanistico e nella storia locale.
A partire dagli anni Novanta la biblioteca comincia a costruire il proprio catalogo informatizzato con il software Erasmo, comune a numerose altre biblioteche del Sistema, per passare alla nuova versione Erasmonet nel 2005, consultabile on-line e con una sezione dedicata alle raccolte digitali, periodici, monografie, documenti d’archivio e immagini. Nel campo della digitalizzazione, la civica Mazzini è stata una delle prime biblioteche italiane ad avviare progetti sistematici nel settore: a partire dal 2001 il fondo Periodici Locali è stato integralmente riprodotto e successivamente reso disponibile on-line in forma gratuita.

Patrimonio
Alla data del 31/12/2015 la Biblioteca "Ubaldo Mazzini" annovera:
139.348 documenti, fra volumi e opuscoli (miscellanee)
49 incunaboli e antifonari miniati
1020 cinquecentine
1231 seicentine
4130 settecentine

 

 

Istituti collegati