Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Brera - Milano

Osservatorio astronomico di Brera - Milano, cortile
Osservatorio astronomico di Brera - Milano, museo
Osservatorio astronomico di Brera - Milano, esterno
Osservatorio astronomico di Brera - Milano, cupola

La biblioteca dell’Osservatorio astronomico di Brera (INAF-OAR) è divisa tra le due sedi di Milano e di Merate e conta circa 40.000 volumi e duemila titoli di periodici.
A Milano, nella sede storica nel palazzo di Brera, è ospitata la biblioteca antica, una delle più ricche in Italia, con volumi di astronomia a discipline correlate a partire dal XV secolo. Fra i volumi della biblioteca è conservato un esemplare della prima edizione del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei e una vera e propria rarità come l’Epitome di Giovanni Regiomontano dell’Almagesto di Tolomeo, incunabolo del 1496 con le postille manoscritte di Michael Maestlin, maestro di Keplero. A Milano si trovano anche volumi utilizzati per la ricerca moderna ed una fornita sezione di opere di storia dell’astronomia. La biblioteca di Merate raccoglie invece, per la maggior parte, volumi del XX e XXI secolo e le collezioni complete dei periodici provenienti da ogni parte del mondo.

I primi volumi destinati a formare la biblioteca provenivano da quella, ricchissima, del Collegio gesuitico di Brera, in seno al quale la Specola era nata. Già durante il Settecento la primitiva raccolta si arricchì con acquisti di libri provenienti da tutta Europa, come testimoniano alcuni conti di fornitori trovati nell’Archivio storico dell’Osservatorio, e con altrettanti scambi, documentati nella corrispondenza di quegli anni. Anche viaggiare era l’occasione per procacciarsi nuovi libri, e così fece infatti Barnaba Oriani durante il suo viaggio in Europa nel 1786.

L’atto di nascita della Biblioteca risale al 15 agosto del 1772 e recita: “Il Collegio di Brera prima d’ogni altra provvista e spesa penserà all’acquisto di un buon assortimento di libri matematici, astronomici e fisici, da rimanere stabilmente in una delle camere della Specola…”.
Nel secolo successivo le acquisizioni continuarono e, con la direzione di Giovanni Schiaparelli, a partire dal 1862, prese il via la creazione di una imponente collezione rilegata di pubblicazioni miscellanee (i cosidetti Mixta), che proseguì anche durante le direzioni di Giovanni Celoria (1900-1917) e di Emilio Bianchi (1922-1941) e che oggi rappresenta una peculiarità della biblioteca dell’Osservatorio.

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