Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)

Osservatorio astronomico di Padova, museo
Osservatorio astronomico di Brera - Milano, cupola
Osservatorio astronomico di Capodimonte - Napoli, esterno
Osseervatorio astronomico di Monte Mario - Roma, esterno
Incisione del XVIII secolo raffigurante la facciata dell'Osservatorio di Palermo
Esterno dell'Osservatorio di Catania

L’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) è il principale ente di ricerca italiano per lo studio dell’universo. Inoltre progetta e sviluppa tecnologie innovative e strumentazione d’avanguardia per lo studio e l’esplorazione del cosmo. L’INAF è presente sul territorio italiano con 19 strutture di ricerca e tutti gli osservatori astronomici di fondazione più antica sono dotati di preziose raccolte librarie. Il patrimonio librario antico complessivo dell’INAF  è formato da circa 7000 volumi e 19 incunaboli. I volumi trattano, per la maggior parte, di astronomia e di fisica, ma non mancano testi di meteorologia, matematica, geografia e filosofia, discipline correlate all’astronomia.
Alcuni libri rappresentano delle pietre miliari per la storia della cultura occidentale : le opere di Galileo, Copernico, Tolomeo, Keplero e Newton (spesso possedute nelle prime edizioni) sono considerate le “bandiere” della rivoluzione scientifica ed hanno segnato il cammino verso la scienza moderna. Le collezioni digitali degli Osservatori astronomici qui presentata è una selezione di questo vasto patrimonio e contiene alcuni volumi di straordinaria importanza.  Di particolare interesse il manoscritto, risalente alla fine del XIV secolo,  conservato presso l’Osservatorio Astronomico di Roma, che contiene una miscellanea di testi astronomici medievali, come pure la prima edizione del volume De reuolutionibus orbium coelestium di Niccolò Copernico, i cui esemplari custoditi nella Biblioteca dell’Osservatorio di Capodimonte  recano evidenti i segni degli interventi operati dalla Santa Inquisizione. La collezione dell’Osservatorio astronomico di Padova comprende anche alcune Seicentine tra cui lo splendido atlante Uranometria di Johannes Bayer, nell’edizione del 1661. Quest’opera segna l’inizio dei grandi atlanti celesti, pubblicati separatamente dai cataloghi di stelle e impreziositi da una altissima qualità artistica delle tavole.

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