Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Palermo

Incisione del XVIII secolo raffigurante la facciata dell'Osservatorio di Palermo
Ambiente della Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Palermo
Ambiente della Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Palermo
Ambiente della Biblioteca dell'Osservatorio astronomico di Palermo

L’Osservatorio Astronomico di Palermo, uno dei più antichi d’Italia, fu istituito nel 1790 dal re delle Due Sicilie Ferdinando I di Borbone. Ha sede nella parte più alta della Torre Pisana del Palazzo Reale di Palermo. Realizzato e diretto dal matematico valtellinese padre Giuseppe Piazzi (1746-1826), già intestatario della cattedra di Astronomia della Accademia de’ Regj Studi di Palermo, fu fin dall’inizio centro di ricerca e struttura accademica, caratteristica che mantiene ancora oggi; dal 2002 l’Osservatorio fa parte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), e nella sua sede condivide attività e spazi con gli astrofisici dell’Università di Palermo gestendo, per conto di questa, le collezioni bibliografiche. La biblioteca nasce quasi contemporaneamente all’Osservatorio e il suo patrimonio, oggi di proprietà dell’Università di Palermo, ne riflette la lunga storia e le molteplici attività di ricerca. Tale patrimonio trae origine dal lascito testamentario del fondo personale di Giuseppe Piazzi, composto per lo più da testi di astronomia, fisica e matematica. Questo nucleo originale di circa 350 opere, tra cui rare edizioni dei secoli XVI e XVII, si è enormemente arricchito, grazie anche allo scambio delle serie di pubblicazioni, intercorso in particolare alla fine del XIX secolo, tra gli osservatori astronomici e meteorologici di tutto il mondo. Sono tuttavia ben rappresentate le scienze naturali, la geografia, la medicina, la chimica, e non mancano opere di filosofia, storia e letteratura che testimoniano gli interessi culturali dei singoli direttori. A supporto della ricerca astronomica, la biblioteca è stata dotata degli indispensabili strumenti specialistici: effemeridi dei moti celesti, cataloghi e atlanti stellari, osservazioni astronomiche, atti di accademie e periodici. La biblioteca, in costante aggiornamento, possiede circa 10.000 monografie, 1.200 testate di periodici, 6.000 opuscoli ed è organizzata in due sezioni. La sezione storica, principalmente di supporto alle ricerche di storia dell’astronomia e della scienza in generale, comprende circa 1650 volumi antichi, monografie pubblicate sino agli anni '50-'60 del XX secolo e oltre mille periodici. A questa sezione afferisce anche l’archivio storico. La sezione moderna, di supporto alle attuali attività di ricerca astrofisica, comprende oltre 6000 monografie e periodici correnti e gestisce anche le pubblicazioni in formato elettronico.

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