Biblioteca di archeologia e storia dell'arte - Roma

Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte -ingresso alla biblioteca
Piranesi: Palazzo degli Ambasciatori di Venezia in Roma
Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte - Sala della Crociera, sala di lettura
Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, foto storica della Sala della Crociera

La Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte (BiASA) è una delle biblioteche pubbliche statali del Ministero per i beni e le attività culturali, l'unica specializzata in archeologia e storia dell'arte a livello nazionale. Dal 1998 fa parte del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Nasce nel 1875 come raccolta di libri annessa alla Direzione degli scavi e dei musei. Nel 1915 riceve la sua prima cospicua donazione, quella del principe Fabrizio Ruffo di Motta Bagnara: 15.000 volumi di arte, archeologia, viaggi, teatro e letteratura. Nel 1918, per iniziativa di Corrado Ricci, Direttore generale delle antichità e belle arti, viene fondato l'Istituto nazionale di archeologia e storia dell'arte, al quale viene destinata la biblioteca, che viene ufficialmente inaugurata nel 1922 nella sede definitiva a Palazzo Venezia. Sempre nel 1922 riceve in dono un fondo di circa 30.000 volumi da Rocco Pagliara e nel 1929 acquisisce la prestigiosa collezione di Rodolfo Lanciani, ricca di stampe, disegni, manoscritti e appunti autografi di topografia romana. Seguono nel 1930 la donazione dell'orafo Alfredo Castellani, nel 1933 la raccolta musicale di Alessandro Vessella e nel 1934 il lascito di Corrado Ricci. Negli anni Cinquanta la Biblioteca riceve in dono il fondo Alfredo Dusmet , quello di Ugo Monneret de Villard, comprendente volumi e opuscoli di archeologia e storia dell'arte orientale e la raccolta Giulio Quirino Giglioli. Nel corso degli anni Settanta, altre donazioni - il fondo Attilio Rossi (1971) e il fondo Rusconi (1975) - vanno ad arricchire il suo patrimonio. Nel 1989 vengono assegnati alla biblioteca gli ambienti monumentali della sala della Crociera al Collegio Romano, già sede della Biblioteca nazionale. Il patrimonio librario della biblioteca è attualmente valutabile intorno ai 380.000 volumi, 3.500 testate di periodici, 20.700 unità di materiale grafico (incisioni, disegni, fotografie), circa 2000 manifesti teatrali, 66.000 microfiches 400 cd-rom. Tra i volumi si contano incunaboli, cinquecentine e seicentine, collocati nella Sezione rari; la Biblioteca possiede inoltre circa 1.600 opere manoscritte e fondi archivistici la cui consistenza supera le 100.000 carte.

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