Mario Soldati, letterato e storico dell'arte

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Presso la Sala dello Stabat Mater dell'Archiginnasio di Bologna, oggi giovedì 1 ottobre 2009, alle ore 17,30, si terrà la conferenza "Mario Soldati, letterato e storico dell'arte" di Marco Antonio Bazzocchi. Interverranno Giacomo Iori e Giuliana Zagra.

L'italianista Marco Antonio Bazzocchi prenderà in esame alcuni racconti di Soldati da lui particolarmente amati, mentre il professor Giacomo Iori presenterà il libro Boccaccino di Soldati, appena pubblicato dalla casa editrice Aragno.
Giuliana Zagra, già curatrice insieme ad Anna Soldati della mostra di "Mario Soldati: la scrittura e lo sguardo", ne presenterà la versione digitale inserita sul Portale Internet culturale del Ministero per i beni e le attività culturali.

Soldati è uno degli autori più imponenti e inafferrabili del '900: sembra aver fatto di tutto, tra racconti, romanzi, film, documentari, reportage ecc. ma sembra impossibile cogliere nell'interezza il suo profilo. In realtà Soldati è un autore che guarda all'indietro, al secolo che lo precede, con una nostalgia incolmabile, ma conosce perfettamente i tormenti della sua epoca. Sembra un autore limpido, ma è uno degli autori più torbidi e tormentati che l'Italia abbia avuto. Basta fare il confronto con Moravia, le cui esibizioni ideologiche sbiadiscono se messe vicino ai contorcimenti esistenziali, psicologici e comportamentali dei personaggi di Soldati. In Soldati tutto è doppio: le trame, i personaggi, le situazioni. Tutto nasconde un secondo aspetto, la verità è sempre nascosta e inseguita affannosamente, forse senza risultato. I racconti lunghi sono la misura migliore dell'opera di Soldati: su alcuni di questi (La confessione, La giacca verde, La finestra, il padre degli orfani) si fermerà il mio discorso. (Marco A. Bazzocchi)