Gli autografi di Antonio Vivaldi nelle Raccolte Foà e Giordano

A. Vivaldi, Cantata ad alto solo con istrom:ti
A. Vivaldi, Cantata
Ritratto di Antonio Vivaldi

Le Raccolte Foà e Giordano sono note in tutto il mondo soprattutto per la presenza di 27 volumi manoscritti quasi interamente autografi di Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 - Vienna, 1741). Si tratta di manoscritti di composizioni musicali autografi, non mancano belle copie autografe,alcuni manoscritti parzialmente autografi e copie di altre mani. In essi sono rappresentati tutti i generi in cui il compositore ha operato: vi si trovano le partiture di opere teatrali, serenate e gran parte delle cantate e delle composizioni vocali sacre, mentre i numerosissimi brani strumentali testimoniano tipologie sconosciute altrove.

I 27 tomi vivaldiani erano appartenuti originariamente al collezionista veneziano Jacopo Soranzo (1686-1750 circa). Alla morte di questi la sua immensa raccolta libraria, che contava oltre 4.000 manoscritti, era stata divisa fra due rami della famiglia, e alla fine venduta. Fu Giacomo Durazzo (1717-1794), ambasciatore della corte viennese presso la Repubblica di Venezia, ad entrare in possesso di questa raccolta in cui erano presenti i manoscritti vivaldiani. Una parte di questi manoscrtti pervenne in lascito al Collegio salesiano San Carlo di Borgo San Martino in provincia di Alessandria. I manoscritti approdarono alla Biblioteca di Torino per interessamento di Alberto Gentili (1873-1954), professore di Storia della musica all'Università di Torino, che chiamato a dare una valutazione economica del fondo in vista di una vendita, convinse l'amico agente di cambio, Roberto Foà, ad acquistare e donare i manoscritti allo Stato italiano, purché portasse memoria del proprio figlio Mauro scomparso, era il 1927. Tre anni dopo, la stessa modalità di acquisto e di donazione veniva replicata fortunosamente per l'altra parte della collezione dei manoscritti tra cui i Vivaldi, finalmente riuniti presso la Biblioteca nazionale, per opera dell'industriale tessile Filippo Giordano, in memoria del figlio Renzo.
Vivaldi scrisse 450 concerti e una cinquantina di opere teatrali, famoso presso i suoi contemporanei e apprezzato da Johann Sebastian Bach che trascrisse 10 suoi concerti, ma presto dimenticato alla sua morte. E' stato riscoperto a partire dal 1939 ed oggi gode di popolarità e di esecuzioni.