Libretti dell'Archivio storico Ricordi

F. Romani, Adele di Lusignano | Melodramma Semiserio = Poesia del Sig.r Felice Romani | Musica | Del Sig.r Raimondo Carnicer. | In Barcellona | = La Primavera del 1819 =. [1801-1819]
F. Romani, Bianca e Fernando. 1826-1828
F. Rubino, La fiera o Dottor Bobolo. Napoli, 1845-1846
L. Illica, Manon Lescaut. 1889-1892

Archivio storico Ricordi conserva più di 10.000 libretti, di cui i più antichi risalgono ai primi del XVII secolo fino ai nostri giorni. Comprende testi manoscritti e autografi, dattiloscritti e a stampa, con correzioni autografe, bozze e sunti. La raccolta mostra l'iter creativo della stesura del testo: dai primi abbozzi alle successive versioni ricche di appunti e modifiche, scritte spesso a più mani, alle bozze di stampa, al testo definitivo e al sunto in più lingue destinato a giornali e programmi di sala. Da non dimenticare la presenza di copie manoscritte e a stampa destinate al controllo della censura, morale o politica, attiva in epoca verdiana come nel più tardo ventennio fascista, quando si controllavano i testi nuovi come Volo di notte di Luigi Dallapiccola, del 1939, ma anche quelli consolidati come un Cicco e Cola del 1857. Molti esemplari riportano timbri e visti per la rappresentazione. Fra gli oltre 700 libretti digitalizzati troviamo le bozze de La Figlia di Jorio di Alberto Franchetti corrette da Gabriele D'Annunzio e il libretto de I cavalieri di Ekebù di Franco Alfano con modifiche del librettista Arturo Rossato e le indicazioni autografe della scrittrice premio Nobel Selma Lagerlöf, autrice della novella originale. Sono conservati anche un’ampia raccolta di libretti manoscritti di opere donizettiane, la tela degli atti II e III con gli schizzi scenici per Manon Lescaut di Puccini, che appuntò anche il libretto de La lupa di Giovanni Verga, che poi non musicò. Vi sono ben 26 libretti di Giuseppe Adami autografi, fra cui diversi inediti e molti dattiloscritti e bozze per opere degli anni Trenta e Quaranta del Novecento, di cui l’Archivio ha anche le partiture originali, da Renzo Rossellini a Gian Carlo Menotti, con testi propri o di scrittori come Riccardo Bacchelli.