| Ma quel sereno e dolce distacco, quell'altezza e quella calma da cui due amici, conversando nella quiete notturna di una città straniera, contemplano il mondo, la storia e l'eternità e sfiorano il mistero dell'esistenza come un velo che stia per cadere; quel sentirsi ancora vivi, ma allo stesso tempo già quasi morti e tuttavia felici di quest'unica certezza possibile, quest'unico credo dimostrabile, la fiducia reciproca di uno nell'altro, senza nessuna domanda e senza nessuna offerta, senza riconoscenza, senza possesso, senza servitù, senza rinuncia, senza gelosia, senza paura: che cos'è l'amicizia se non la forma più alta dell'amore?
In una vita movimentata come quella di Soldati, l'amicizia rappresenta uno dei pochi punti fermi: la più antica, con il poeta Tino Richelmy; quelle dell'università con Giacomo Noventa e Mario Bonfantini; quella americana con Henry Furst e quella con l'inglese Graham Greene, quella nata a Roma con Giorgio Bassani e quella con Filiberto Lodi di Bondeno di Ferrara; quella con Cesare Garboli sul finire degli anni Sessanta e infine quella con Giuseppe Viola fedele amico negli ultimi anni.
Il Vero Silvestri, romanzo sull'amicizia, viene pubblicato nel 1957. |