titolo Ludovico Ariosto

Decameron

VIII. Il ciclo di Calandrino

Bruno, Buffalmacco, Maso del Saggio, Maestro Simone e Calandrino sono i protagonisti di un ciclo di novelle dedicato alle prodezze di una cerchia di buontemponi fiorentini. Il procedimento di collegare i singoli racconti per il mezzo della ripetizione dei medesimi personaggi si spinge aldilà del ricorso a una delle tecniche di incorniciamento più tipiche della tradizione novellistica occidentale, sfruttata tanto nel Satyricon di Petronio che nell’Asino d’oro di Apuleio. Quello che le novelle 3, 5, 6 e 9, nell’ottava giornata, e 3 e 5, nella nona, rappresentano è un vivace spaccato della società fiorentina contemporanea, costruito però sulla fisionomia stereotipata dei suoi protagonisti, secondo un procedimento che diventerà proprio della commedia dell’arte. Dietro la maschera dei beffardi Bruno e Buffalmacco si possono riconoscere le fattezze dei pittori Bruno di Giovanni e Buonamico Buffalmacco, ricordati dalle Vite di Giorgio Vasari. A Buonamico sono stati attribuiti gli affreschi del Trionfo della Morte del Duomo di Pisa, che si ipotizza possano costituire un importante intertesto iconografico, messo a frutto da Boccaccio nell’invenzione della cornice decameroniana. Anche di Calandrino, al secolo Nozzo di Perino, possiamo ricostruire l’identità biografica e appurare che fu pittore di bottega, dunque non un artista affermato come Bruno e Buffalmacco[1]. Il suo soprannome è costruito sul diminutivo di “calandra”, che è un uccello simile all’allodola, e esprime tutta la sua dabbenaggine, poiché lo ritrae simile a un’allodoletta, che sembra fatta apposta per essere “uccellata”, ovvero catturata nella pania della beffa.

[1]M. Picone, L’arte della beffa: l’ottava giornata, in Introduzione al Decameron, a c. di M. Picone-M. Mesirca, Firenze 2004, pp. 203-225, in part. p. 213 e sgg..


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

Decameron, VIII, 3. Paris, Bibliothèque Nationale de France, ms. Fr. 239, c. 216r. Boccaccio visualizzato: narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento, a c. di V. Branca, Torino 1999, vol. III, p. 216.

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