GIORDANO BRUNO 1548 - 1600 |
![]() |
Nel mese di aprile del 1583 Bruno giunge al seguito dell’ambasciatore francese Michel de Castelnau a Londra, dove trascorrerà circa due anni e mezzo, sviluppando tutti i temi delle riflessioni già avviate a Parigi. Anche in Inghilterra il filosofo tenta di inserirsi nell’ambiente accademico. Dopo aver pubblicato, subito dopo il suo arrivo, l’Ars reminiscendi, nel giugno del 1583 si reca a Oxford, dove tiene una pubblica disputa e successivamente inizia un corso di lezioni in cui espone le linee fondamentali del suo sistema filosofico, incentrate sul concetto di «anima del mondo» e sulla visione dei mondi infiniti e di un universo privo di centro e di periferia. E’ però costretto ben presto a interrompere l’insegnamento a causa delle vivaci contestazioni suscitate in un ambiente fortemente aristotelico, e che culminarono in una accusa di plagio. L’incidente e le polemiche scaturitene non interrompono però l’intensa fase di elaborazione filosofica che caratterizza il periodo inglese. Durante l’estate dà alle stampe l’Explicatio triginta sigillorum e inizia a lavorare alla redazione di alcuni dei più importanti dialoghi filosofici italiani, La cena de le Ceneri, il De la causa, principio et uno, il De l’infinito, universo et mondi, tutti permeati da un tono di aspra critica nei confronti dell’aristotelismo allora dominante e della «pedanteria» degli accademici inglesi, e pubblicati nel 1584 presso l’officina di John Charlewood. Sempre nel 1584 vedrà la luce il primo dei «dialoghi morali», lo Spaccio de la bestia trionfante, a cui seguiranno nel 1585 la Cabala del cavallo pegaseo una feroce critica dell’intera tradizione giudaico-cristiana - ed infine De gl’heroici furori. Agli inizi di novembre del 1585 lascia Londra per tornare a Parigi. |
G. Bruno, La cena delle Ceneri (Londra, 1584) | Ritratto di Elisabetta I, regina di Inghilterra (incisione, sec. XVII) | G. Bruno, De gl’heroici furori (Londra, 1585) |