Vico e l'Oriente: Cina, Giappone Corea
Il convegno rientra nell’ambito delle attività promosse dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 750° anniversario della nascita di Marco Polo, e si tiene a Napoli dal 10 al 12 Novembre 2005. Organizzatrice dell’evento è la sezione di Napoli dell’Istituto per la Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico Moderno del CNR, erede della tradizione ultratrentennale del Centro di Studi Vichiani fondato da Pietro Piovani, con la collaborazione dei Dipartimenti filosofici e orientalistici di quattro università italiane (“Federico II” e “L’Orientale” di Napoli, “La Sapienza” di Roma, l’Università di Salerno).
Le tre giornate di studio di Napoli hanno lo scopo di aiutare a
comprendere meglio in che modo, da Oriente, si valuta e si
rielabora la tradizione del mondo occidentale e dell’Italia
in particolare. L’incontro fra Vico e
l’Oriente è anche un punto di partenza
per discutere di temi quali il rapporto fra linguaggio e pensiero e
fra scrittura e immagini, la pluralità di approcci al
problema della religione, gli orizzonti e i limiti del pensiero
scientifico occidentale, la possibilità di concepire una
visione universale dell’umanità e della sua storia.
D’altra parte, la presenza crescente dei paesi
dell’Estremo Oriente sulla scena economica e politica
internazionale costituisce uno stimolo a promuovere occasioni per
approfondire la reciproca conoscenza. I nostri rapporti con la Cina
e con le altre grandi realtà dell’Asia Orientale
saranno tanto piu proficui se non si limiteranno allo scambio di
prodotti e servizi, ma sapranno valorizzare il nostro patrimonio
culturale nel confronto con le altre realtà, anch’esse
caratterizzate da un cultura antica e profondamente radicata.
La riflessione sull’Oriente - storia, lingue, religioni - nei
primi decenni del Settecento ha rivestito un ruolo centrale nelle
opere di Giambattista Vico, in particolare nelle diverse edizioni
della Scienza nuova. A sua volta, il pensiero di Vico ha
stimolato le riflessioni sull’Oriente delle generazioni
successive di studiosi, tanto che il filosofo
napoletano è ritenuto uno dei padri di un certo
approccio globale allo studio delle civiltà, al di là
dei confini del mondo occidentale. Le opere di Vico risultano
sorprendentemente note, studiate e tradotte in Asia Orientale, come
quelle di pochissimi altri autori italiani. I primi studi vichiani
in Giappone risalgono a quasi un secolo fa, come testimoniava gia
Benedetto Croce, mentre in Corea sono piu recenti ma in forte
espansione. In Cina si contano, solo negli ultimi dieci anni, una
ventina di saggi su Vico fra volumi, capitoli nelle storie della
filosofia occidentale, articoli su riviste di ogni genere: un
interesse profondo di cui non si sa quasi nulla in Italia.
Al convegno partecipano molti fra i maggiori esperti del
pensiero di Giambattista Vico, fra cui Fulvio
Tessitore e Giuseppe Cacciatore; i
curatori dell’edizione critica della Scienza nuova
Paolo Cristofolini della Scuola Normale di Pisa e
Manuela Sanna, ora alla guida del centro di Studi
Vichiani; Enrico Nuzzo e Jurgen
Trabant; i sinologi Federico Masini, Mario
Sabattini e Adolfo Tamburrello, il
linguista Tullio de Mauro. Tra gli stranieri, i
principali traduttori di Vico in giapponese e cinese, Tadao
Uemura, professore emerito all’Università di
studi stranieri di Tokio, e Lu Xiaohe, direttrice
del centro di Business Ethics all’Accademia di Scienze
Sociali di Shanghai, insieme a Zhang Longxi,
direttore del centro di studi interculturali della City University
di Hong Kong, Gao Yi, direttore
dell’Istituto di Storia mondiale dell’Università
di Pechino, la più importante della Cina, e il filosofo
coreano Hwa-Yol Jung, docente di filosofia
politica per oltre quarant’anni negli Stati Uniti.
- I luoghi del convegno:
10 e 11 novembre: Università degli studi Federico II, Facolta di Lettere e Filosofia
Via Porta di Massa, 1, Aula Magna “P. Piovani”
12 novembre: Università degli Studi “L’Orientale”, Palazzo Corigliano
piazza San Domenico Maggiore, 12, Aula delle Mura greche.
- Per informazioni:
David Armando: armando@ispf.cnr.it
Ufficio stampa Comitato Nazionale per le Celebrazioni del 750° anniversario della nascita di Marco Polo: Raffaella Rizzo 338.4866090


