"La Fabbrica del dissenso" di Leo Longanesi

L'Abbazia di San Nilo

E' dedicata a Leo Longanesi (Bagnacavallo, Ravenna 1905 - Milano 1957) la mostra retrospettiva di Roma, dal titolo “La fabbrica del dissenso”, al via dal 15 marzo negli spazi della Biblioteca Nazionale Centrale.
Molti gli inediti e le curiosità inseriti nella rassegna, organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dal Comitato per le celebrazioni del centenario della nascita di un versatile intellettuale d’eccezione, dalla graffiante ironia. Fra i documenti che saranno esposti al pubblico, anche originali e/o inediti, fra cui fotografie, lettere di Gabriele D’Annunzio, Giovanni Gentile e Giovanni Spadolini, le straordinarie caricature di Charlie Chaplin e Adolf Hitler tracciate dal talento di Leo Longanesi.  
   
Leo Longanesi ideatore della comunicazione moderna: è il filo conduttore della mostra che illustra come Longanesi inventa e promuove a cominciare dagli anni Venti, giornali, periodici, volantini, calendari, cartoline illustrate e messaggi pubblicitari. E’ la commistione di parole e immagini del maestro di giornalismo, di cui questa iniziativa intende sottolineare le capacità di produrre e organizzare cultura.

Vivacità e apertura mentale caratterizzano una figura eclettica che spazia dalla letteratura e dalle arti, alla scoperta di talenti letterari, alle sfide alla censura, all’opportunismo e alla mediocrità.
Giornalista, editore e letterato, dunque, e poi disegnatore, grafico, pittore e sceneggiatore, firma il suo contributo anche nel settore del cinema quando, in anteprima, dedica nel 1933 un numero unico della rivista “L’italiano” al cinema in cui sostiene la necessità per i registi italiani “di gettarsi alla strada, portare le macchine da presa nelle vie, nei cortili, nelle caserme, nelle stazioni”. E’ l’annuncio della poetica neorealista del secondo dopoguerra.

Leo Longanesi ha fondato e diretto "E’ permesso", "Il Toro", "L'Italiano" (1926-1942), "Omnibus" (1937-39), il primo settimanale italiano a rotocalco. Ha collaborato con Mino Maccari a "Il Selvaggio" e aderito al movimento letterario di "Strapaese”. Dopo la guerra fonda e dirige l'omonima casa editrice. Nel 1950 ha dato vita a "Il Borghese" e "Oggi".

Come disegnatore ha esposto alle prime due Quadriennali (1931 e 1935), alla XIX Biennale di Venezia (1934), alla Mostra del disegno italiano a Berlino (1937).
Come editore, ha pubblicato in Italia, fra gli altri, il primo racconto di Ernst Hemingway, ha dedicato notevole spazio alla giovane narrativa sovietica, ha lanciato alcuni scrittori italiani come Alberto Moravia, Vitaliano Brancati, Ennio Flaiano, Dino Buzzati, Goffredo Parise, Giuseppe Berto. Leo Longanesi disegna le copertine dei libri, sceglie il tipo di carta, il carattere della stampa, le strategie comunicative per avvicinare i lettori.

La retrospettiva “La fabbrica del dissenso” è inserita nel ciclo “Da libro a libro. Le biblioteche degli scrittori” a cura dalla Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali del Mibac.

Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
“La fabbrica del dissenso”
Sala mostre, piano terreno
Viale Castro Pretorio 105

Apertura: dal 15 marzo all’8 aprile, ingresso gratuito
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00; il sabato dalle 10.00 alle 13.00.
Informazioni al pubblico: numero verde 800 99 11 99 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00 in italiano, inglese e spagnolo.

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