Cioccolata: nuova mostra a Monsummano Terme

XVI settimana della cultura scientifica e tecnologica.

Venerdì 3 febbraio 2006 alle ore 16,30 presso il Museo della città e del territorio di Monsummano Terme è stata inaugurata la Mostra ‘Cioccolata: dalla perfezione spagnuola alla squisita gentilezza della corte di Toscana’, che la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze propone all’interno della Manifestazione Cioccolosità organizzata dal Comune di Monsummano Terme.

La Mostra, che sarà aperta sino al 30 aprile 2006, è una sintesi della precedente Mostra ‘Cioccolata squisita gentilezza’ svoltasi a Firenze dal 5 marzo al 10 aprile 2005 nei locali della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, integrata con 15 nuovi documenti originali di cui 6 relativi alla presenza della Corte Granducale in Valdinievole e 9 al dibattito sulla cioccolata.

Come la precedente, anche questa Mostra si inserisce nel sempre più vivo interesse per la storia dell’alimentazione, testimoniato dalle molteplici iniziative che spaziano dallo studio della mentalità al versante più strettamente economico, dal cibo nella letteratura e nel cinema alle analisi semiotiche.

Mentre si moltiplicano in tutta Italia le mostre enogastronomiche con relativi effetti di ricaduta sul tessuto produttivo e sul turismo locale, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze continua a proporre la storia dell’introduzione e della diffusione della cioccolata nei secoli XVI-XVII in tutti i suoi aspetti, dalla cultura letteraria e scientifica, artistica e musicale, alla storia del costume.

I testi e i documenti sono esposti in un percorso ordinato in cinque sezioni storiche e una sezione sulle forme del cioccolato che si propone di mettere in luce i momenti fondamentali della storia europea del cacao e soprattutto la presenza costante nei diversi ambiti del sapere dell’interesse suscitato dalla ‘divina bevanda’ fin dagli anni immediatamente successivi alla scoperta del Nuovo Mondo dove gli antichi popoli Maya e Atzeco celebravano i loro riti usando il xocoatl.

L’introduzione dell’uso del cioccolato ha prodotto in Europa una vasta letteratura che spazia dalle ricette di cucina alla disputa teologica e sanitaria, alla poesia e alla musica. La cioccolata entra nella società del Vecchio Mondo instaurando nuove consuetudini e mode e nessuno, principe, fisiatra, teologo, poeta, appare indifferente al suo gusto esotico e voluttuoso.

I Medici, che sapevano utilizzare la cultura e le arti a favore della loro politica, affidarono l’immagine del Granducato anche alla diffusione della loro cioccolata al gelsomino, proposta in concorrenza con la ricetta del re di Spagna. Contrapponendo, come scrive il Redi, alla “perfezione spagnuola” nel produrre la nuova bevanda una più “squisita gentilezza”, i Granduchi non solo sostenevano la loro politica, ma svolgevano un’attività, che noi oggi chiameremmo di marketing, a favore dell’espansione commerciale toscana.

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