"I segni dell'uomo in Cattedrale"
La Cattedrale è la casa di Dio, ma tante sono le testimonianze che l’uomo vi ha lasciato nel corso dei secoli. Nell’ambito delle celebrazioni per il IX centenario della sua fondazione, si ripercorre l'avventura storico-artistica della Cattedrale di Parma attraverso un ciclo di conferenze guidate e gratuite, "I segni dell’uomo in Cattedrale", curate dalla storica dell’arte Maria Chiara Cavazzoni, che si terranno ogni giovedì pomeriggio dal 23 febbraio al 30 marzo alle ore 16,30.
Una serie d’incontri divulgativi, ma condotti da giovani studiosi, alla luce del recente dibattito storiografico e con una particolare attenzione all’analisi dell’originaria funzione liturgica delle opere d’arte considerate.
Ecco il programma degli itinerari previsti all’interno della Cattedrale e del Museo Diocesano.
Si parte, il 23 febbraio, con Architetti e scultori per la Cattedrale: il cantiere del Medioevo (relatore: Massimo Fava, archeologo specializzato in Archeologia cristiana, tardoantica e medioevale), visita incentrata sulle ipotesi ricostruttive e attributive dei brani scultorei di epoca romanica. E’ poi la volta, il 2 marzo, di La fabbrica ininterrotta: la Cattedrale come corpo vivo (relatore: Massimo Fava), per ripercorrere, non solo le complesse vicende costruttive dell’edificio, ma anche per comprenderne la successiva evoluzione in seguito al mutare delle esigenze di stampo liturgico, sociale e storico. Il 9 marzo, ci si concentra su La committenza privata delle cappelle: affreschi quattrocenteschi in Cattedrale (relatore: Maria Chiara Cavazzoni, studiosa della pittura quattrocentesca del Parmense), leggendo i cicli affrescati delle cappelle gentilizie.
"Magistri a lignamine" e oltre: tarsie e sculture per la Cattedrale (relatore: Davide Gasparotto, esperto di scultura e arti decorative del Rinascimento italiano) è, invece, il titolo della quarta conferenza guidata, in cui verrà illustrato l’uso liturgico e il valore artistico dei capolavori dei Lendinara e di Luchino Bianchino, del ciborio di Alberto Maffiolo da Carrara e di altre sculture conservate in Cattedrale.
Il 23 marzo La Cattedrale si trasforma: pittori cinquecenteschi al lavoro (relatore: Cristina Cecchinelli, che si occupa di pittura parmense tra Cinque e Seicento, con una particolare attenzione ai temi dell’iconografia sacra, del mecenatismo farnesiano e della committenza di ambito ecclesiastico): un percorso nella pittura del XVI secolo, precedente e successiva al Concilio di Trento, per indagare le differenti necessità devozionali che la animano. Per finire, il 30 marzo, L’arredo della Cattedrale: le pale d’altare (relatore: Angelo Loda, storico dell’arte presso la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Parma e Piacenza), dove si analizzeranno le pale d’altare ancora presenti in Cattedrale e quelle trasferite altrove, mostrate tramite l’ausilio di macrofotocopie a colori.
Un’occasione formidabile, offerta dall’anno giubilare, per conoscere più da vicino i tesori della Cattedrale di Parma. E non solo nel loro alto valore storico, architettonico ed artistico, ma anche iconologico. Per comprendere come ogni segno lasciato dall’uomo sia sempre un simbolo del suo rapporto con Dio e abbia una sua ragion d’essere nell’universo cristiano
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