Il libro "La legge sovrana".
Mercoledì 21 giugno alle
ore 18 presso la Biblioteca comunale
dell'Archiginnasio di Bologna, la presentazione del libro
di Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Gianfranco Ravasi e Gustavo
Zagrebelsky, a cura di Ivano Dionigi (Biblioteca Universale
Rizzoli, maggio 2006)
Il libro riprende un ciclo di letture e di lezioni organizzate nel
maggio 2005 dal Centro Studi "La permanenza del Classico"
dell'Università di Bologna.
Intorno alla sovranità della legge
invitano a riflettere gli autori greci, latini e
giudaico-cristiani, che ripropongono all’uomo di oggi le
antinomie che attraversano l'Occidente.
Legge positiva e diritto naturale: la legge si fonda sulla natura o
su un patto fra gli uomini?
Legge e politica: la città si regge sulla legge, ma chi
sceglie la legge della città?
Legge e coscienza: il senso di giustizia si incarna nella legge, o
ne eccede sempre la misura?
Legge e Spirito: la legge di Dio si fonda sul rispetto della
lettera o sulla libertà dell’amore?
La sovranità della legge: un enigma che
dall'antichità torna a investire il nostro presente.
Universale e individuale, assoluta e storica, inafferrabile e
quotidiana. Cosi è la legge; esposta a dilemmi e paradossi,
e soprattutto a una domanda: quale il suo fondamento? Detto
altrimenti, con le parole del poeta Pindaro: come può essere
la "legge sovrana" (nomos basileus)?
Il conflitto fra legge pubblica e giustizia soggettiva è al
centro dell'Antigone di SOFOCLE (442 a.C.). Sui fondamenti della
legge si interrogano ANTIFONTE (V sec. a.C.), SENOFONTE (V/IV sec.
a.C) e CICERONE (I sec. a.C.).
ERODOTO (V sec. a.C.) mette in scena il dibattito sulle forme di
costituzione, e lo PSEUDO-SENOFONTE analizza spietatamente la
democrazia ateniese. PLATONE (V/IV sec. a.C.) mostra in Socrate un
esempio di strenua fedeltà alle leggi, mentre LUCANO
(I sec. d.C.) rappresenta un Cesare che distrugge l'ordine
giuridico della Repubblica.
Le origini delle leggi al principio della storia umana sono
rappresentate da LUCREZIO (I sec. a.C.) e da TACITO. Le LEGGI DELLE
XII TAVOLE (451 a.C.) danno principio all'attivita legislativa
romana, mentre la riflessione di TERTULLIANO (II sec. d.C.) ne
sottopone la validità ai principi della giustizia e del
progresso culturale. Il rapporto fra legge umana e legge divina,
nonché fra lettera e spirito della legge, è al centro
dell'Antico (ESODO, DEUTERONOMIO, SALMO 119, ISAIA) e del Nuovo
Testamento (MATTEO, PAOLO). La difesa di Socrate scritta da
PLATONE, infine, ripropone uno dei più discussi processi
della storia occidentale.
Intervengono:
il curatore Ivano Dionigi, Augusto Barbera, Sergio
Cofferati, Luciano Vandelli
Modera: Mauro Alberto Mori
L'incontro è organizzato in collaborazione con RCS-Libri, Centro Studi "La permanenza del Classico", La Feltrinelli.