Sol Lewitt e Mario Merz: libri a confronto
Sol Lewitt e Mario Merz. L’arte minimalista e l’arte povera. Due protagonisti della creatività degli anni Sessanta in poi, a confronto attraverso i loro libri d’artista alla Fondazione Merz di Torino. Un’occasione per approfondire le loro differenze e scoprire inattesi punti di contatto
Circa quaranta libri d’artista sono allestiti sul tavolo a spirale di Mario Merz (Doppia Spirale, 1990), e possono essere consultati dal pubblico con l’aiuto e la guida del personale di sala della Fondazione. Volumi rari, ma anche quaderni, taccuini di appunti schizzi, oggetti a metà tra libri e opere d’arte che aggiungono una nuova prospettiva per comprendere la poetica dei due artisti.
A partire dagli anni ’60 nell’ambito delle ricerche artistiche contemporanee, si è assistito al recupero e al rinnovamento di una pratica, quella del libro d’artista, che era già delle avanguardie storiche e che ha portato alla produzione di una serie di oggetti, difficilmente contenibili entro i confini delle categorie alle quali si è voluto, di volta in volta, ascriverli.
Si è parlato, allora, di libro d’artista, di libro come lavoro d’arte, di libro-oggetto o di libro-opera, in una sorta di «indeterminatezza metodologica» che ha lasciato irrisolto il problema di una più precisa definizione della natura e dello statuto estetico di questi oggetti.
Sol Lewitt e Mario Merz: libri a
confronto
28 aprile - 14 settembre 2006
Fondazione Merz,
via Limone 24, Torino


