Fiera Internazionale del Libro di Francoforte

Festa del Libro a Pisa

Parte da mercoledì 4 ottobre e si conclude domenica 8 ottobre la fiera internazionale del libro di Francoforte quest'anno caratterizzata da oltre 7.000 espositori, di cui circa 4.000 provengono da111 paesi del mondo, 10 più dello scorso anno.

Oltre Tra le case editrici straniere, l’area in cui si evidenzia la crescita maggiore è quella degli editori asiatici. Ospite d’onore della fiera è l’India di oggi, con le sue 24 lingue ufficiali, 120 lingue regionali e dialetti, più di due miliardi di abitanti e 80.000 libri pubblicati ogni anno (saranno presenti alla fiera 200 editori indiani e 30 fra i maggiori autori, tra cui Amitav Ghosh e Amit Chaudhuri). E cresce sensibilmente anche la partecipazione di editori che provengono dall’America del Sud e dall’Europa sud-orientale.

Come ha dichiarato Jurgen Boos, direttore della fiera, il suo programma si fonda sui tre pilastri del commercio, della cultura e delle problematiche socio-politiche. Ovviamente la fiera è il barometro delle tendenze mondiali degli affari e dei movimenti del mercato nel futuro (il giro d’affari a chiusura della fiera è valutato in 600 milioni di euro), ma essa è pronta a lanciare un offensiva a lungo termine sul fronte dell’istruzione, offrendo un’arena globale con il nuovo key-focus “Education for the future” che comprende l’avvio di una campagna per l’alfabetizzazione e un congresso di insegnanti.

Alla Buchmesse 2006 l’Italia si confronta con le editorie degli altri paesi con un motivo di ottimismo in più. Nei risultati pubblicati come ogni anno dall’Istat, in coincidenza con l’apertura del più grande appuntamento internazionale del settore, si conferma lo sviluppo della produzione libraria italiana, per numero di titoli e di copie stampate. L’incremento emerge netto nonostante le cifre siano ancora provvisorie (essendo relative soltanto al 71,5 % del numero complessivo degli editori presenti nell’archivio di rilevazione). Rispetto ai dati rilevati lo scorso anno sullo stesso numero di editori, l’incremento è del 12,8%. Tra i motivi che hanno fatto innalzare i diagrammi del settore, quello più evidente è lo sviluppo dell’edicola, come nuovo e in gran parte aggiuntivo canale di diffusione di libri abbinati ai quotidiani. Le opere di varia, quelle interessate e influenzate da questo fenomeno, crescono del 2,6% (nel confronto fra i dati provvisori e parziali del 2005 con quelli definitivi e complessivi del 2004) e a “sbancare” sono ovviamente i romanzi che rappresentano insieme ai libri di avventura e i libri gialli il 70% delle opere di varia pubblicate in Italia.