La digitalizzazione di bandi e manifesti
In questi ultimi anni l’accresciuta esigenza della conoscenza del patrimonio posseduto in Italia e l’affinarsi delle tecnologie informatiche hanno portato l’attenzione verso beni culturali in passato trascurati, quali la produzione a stampa di bandi, manifesti e fogli volanti.
Si tratta di un materiale ampiamente presente negli archivi, nei musei ma anche nelle biblioteche e di grande interesse per l’utenza sia per la memoria storica che per la valenza grafico-artistica in essi contenuta. Ultimamente, proprio in ambito bibliotecario, si è sviluppata una particolare attenzione verso questa tipologia di materiale, avvalorata dalle tecniche di digitalizzazione quanto mai opportune per garantirne una maggiore fruibilità e tutela, preservando dall’usura gli originali che, per le grandi dimensioni, sono spesso di difficile consultazione.
Il diffondersi di progetti di digitalizzazione ha evidenziato, però, la necessità di un’attività di coordinamento, promossa dal Comitato Guida della Biblioteca Digitale Italiana, con l’individuazione di linee guida e standard. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di un patrimonio digitale di qualità e di coordinare le varie attività al fine di utilizzare un linguaggio comune ed evitare inutili e costose duplicazioni.
In questo contesto nasce la collana editoriale dell’ICCU ‘Digitalizzazione. Ricerche e strumenti’, rivolta alla definizione di Linee guida per la digitalizzazione di varie tipologie di materiale, frutto delle attività di Gruppi di lavoro a questo scopo costituiti.
I primi due numeri hanno interessato il materiale fotografico e quello cartografico, mentre il terzo numero, appena pubblicato, ha posto l’attenzione su bandi, manifesti, fogli volanti a stampa dal XVI al XX secolo.
Le Linee guida per la digitalizzazione di bandi, manifesti e fogli volanti sono, pertanto, il risultato delle attività svolte dal Gruppo di lavoro, istituito dall’ICCU ed approvato dal Comitato Guida della BDI, e rivolte alle istituzioni culturali interessate a progetti di digitalizzazione di tale materiale.
Al fine di garantire un’effettiva interoperabilità e un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore il Gruppo – coordinato dall’ICCU e composto da esperti dell’ICCU stesso, di biblioteche statali e comunali di Bologna, Firenze e Roma, di archivi statali e ecclesiastici di Roma e della Città del Vaticano, della Regione Emilia Romagna, e dell’ICCD – si è posto l’obiettivo di fornire strumenti metodologici ed indicazioni tecniche condivisibili sia da biblioteche, che da archivi e musei.
La prima parte di queste Linee guida è costituita da un’introduzione con un breve excursus storico-culturale e con una sintesi degli standard di descrizione e indicizzazione in uso per questo materiale, nei diversi contesti archivistico, bibliotecario, museale.
La parte centrale offre indicazioni pratiche relative alle tecniche di digitalizzazione, al diritto d’autore e all’accessibilità; inoltre una particolare attenzione è stata riservata all’uso dei metadati, sviluppando una mappatura di quelli descrittivi nei diversi ambiti di applicazione.
L’ultima parte riporta, infine, un’ampia bibliografia di riferimento e, in appendice, una prima panoramica dei progetti di digitalizzazione in Italia, sia già realizzati che ancora in atto.
Oltre alla versione a stampa, corredata da immagini e disponibile presso l’ICCU, è visibile nel sito dell’ICCU anche la versione in linea all’indirizzo:
http://www.iccu.sbn.it/upload/documenti/linee_guida_bandi_sett.2006.pdf
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