Arte del fuoco e della terra

Rinascimento Digitale

Colori, materie e forme diverse saranno protagonisti di una mostra che si propone di dare visibilità ad un filone dell’artigianato in continua evoluzione. L’arte della ceramica e del vetro nel contemporaneo, pur valendosi di tradizionali tecniche, non esita a rinnovarsi costantemente attraverso l’utilizzo di metodologie complesse e dando alla luce oggetti di grande interesse artistico come quelli che si potranno ammirare in questa emozionante esposizione.

Quest’anno la manifestazione si arricchirà di un luogo espositivo d’eccezione qual è il celebre Chiostro del Borromini in San Carlino, e conterà sulla partecipazione di famosi artisti provenienti da Murano per il vetro, da Deruta per la ceramica e da località varie del Lazio per le vetrate artistiche. Arti pure quali la pittura e la scultura saranno altresì presenti e rappresentate da artisti di gusto immaginativo e metafisico. Il magnifico complesso di San Carlo capolavoro degli anni 30 di Francesco Borromini il cui prezioso Chiostro farà da cornice alla mostra, sarà valorizzato con delle visite guidate curate dalla Dott.sa Valentina Pettinelli, esperta del Seicento Romano con cui si approfondirà lo straordinario complesso della celebre Chiesa dei Trinitari che Borromini studiò lungamente e risolse con strabiliante purezza di forma e qualità visiva.

Mostra d’alto valore sociale e didattico dunque, in cui tradizioni artigianali e patrimoni artistici da conservare e da rilanciare, s’intrecciano a tutti i livelli, permettendo ai maestri della ceramica e del vetro, veri e propri artisti dotati di raffinatissima sensibilità, di unire nelle loro opere tradizione storica, tecniche secolari ed esperienza a fantasia e genio personale. Gli espositori, tra cui spiccano nomi tra i più noti, metteranno in mostra una vasta gamma di prodotti d’impiego comune e decorativo, rappresentativi delle principali tendenze dell’arte italiana ed estera.

L’evento offre un valido strumento per diffondere tra le nuove generazioni la passione per queste discipline, stimolando, come è auspicabile soprattutto nei più giovani, il desiderio di apprendere un “mestiere” capace di fornire straordinarie soddisfazioni. I manufatti in mostra rappresentano l’eccellenza della produzione attuale: trasmettono un enorme patrimonio conoscitivo, culturale ed artistico che pericolosamente rischia di andare perduto con la produzione industriale e scadente alla quale stiamo assistendo, la quale minaccia, per di più, ad un’insostituibile risorsa produttiva ed economica oltre che culturale.

La ceramica ed il vetro, come è noto, hanno origini antichissime. La ceramica, dal greco “Keramos”, comparve addirittura nel neolitico. In quell’epoca l’uomo cominciò a creare l’argilla cruda per realizzare strumenti necessari alla propria esistenza. Il vetro (vitrum) fu scoperto all’epoca dei Fenici e assunse subito, per la sua ambivalente caratteristica di fragilità/ durezza e di solidità, ma in particolar modo per la trasparenza, anche un carattere magico, misterioso e soprannaturale. La lavorazione della ceramica e del vetro, sviluppatasi in seguito con continuità nei secoli a venire e gli oggetti prodotti proprio con tale arte, assunsero sempre di più caratteristiche oltre che di manufatti per uso comune, anche di oggetti artistici di arredo e da collezione. Dall’abbondanza dei reperti rinvenuti negli scavi archeologici e degli esemplari presenti in collezioni private o museali e dagli inventari delle proprietà principesche dall’alto medioevo, possiamo avere idea di quanto vasta sia stata, nei millenni trascorsi, la quantità dei pezzi prodotti con illimitata varietà di forme e decoro.

Oggetti di ceramica e vetro che incantano perché appartenenti ad un’arte che “domina” quattro elementi fondamentali: il fuoco che li crea, l’aria (il soffio che forma, l’aria che essicca) l’acqua e la terra. Quattro elementi forgiati dalle mani di questi maestri che richiamano alla mente un composto simbolicamente intrinseco nella numerologia stessa del luogo: i quattro cantoni d’ostica risoluzione che anche Borromini “plasmò” elevando questa chiesa oggi cornice di un importante evento.

"Arte del fuoco e della terra"
29 maggio - 8 giugno 2008
Complesso di San Carlino alle Quattro Fontane

Via del Quirinale 23, Roma
Orario continuato 10.00-19.00