Aperta a Roma la mostra sulle ''radici'' giuliane
Due toccanti e significativi momenti l'11 marzo a Roma, prima nella prestigiosa sala delle colonne di Palazzo Marini e successivamente nello storico Palazzo Ferraiolo di piazza Colonna, sede della Regione, caratterizzanti rispettivamente la presentazione e la cerimonia ufficiale di inaugurazione della mostra «Con le nostre radici nel nuovo millennio», realizzata dall'Associazione giuliani nel Mondo di Trieste, con l'Associazione Triestini e Goriziani in Roma e la Regione.
In entrambi i momenti - con la partecipazione di autorità istituzionali, politico-economiche, parlamentari, di esponenti delle realtà associazionistiche nazionali e del mondo dell'emigrazione e di una folta rappresentanza giuliano dalmata residente nella Capitale - ha presenziato l'assessore regionale alla cultura e ai corregionali all'estero, Roberto Molinaro. Che, nel suo intervento, ha messo in risalto il significato dell'iniziativa sostenuta e condivisa dall'amministrazione regionale in quanto rappresenta una pagina difficile dolorosa e poco nota di quella particolare emigrazione degli italiani dalla Venezia Giulia, con le città di Trieste e Gorizia, dall'Istria, da Fiume, dal Quarnaro e dalla Dalmazia nel mondo, emigrazione collegata alle travagliate vicende storico-politiche che hanno coinvolto l'area nord orientale dell'Italia negli anni '30 e '40 e dal '45 al '61.
Sono intervenuti al taglio del nastro, con i parlamentari, Dario Locchi, presidente dell'Agm di Trieste e Dario Rinaldi, presidente onorario e curatore della mostra, l'assessore Laura Marsilio per il Comune di Roma, il sen Lucio Toth, in rappresentanza della Federazione degli esuli, l'on. Franco Narducci, presidente dell'Unaie (unione associazioni immigrati ed emigrati), Aldo Clemente, già segretario generale dell'Opera assistenza profughi giuliano dalmati, Roberto Sancin, presidente dell'Associazione triestini e goriziani in Roma.
La mostra, composta da una cinquantina di pannelli, si articola in quattro percorsi che rappresentano aspetti e momenti diversi del fenomeno migratorio e per la precisione i «fatti e antefatti», «il distacco», «ricominciare» e «ovunque nel futuro».
L'esposizione, supportata da una pubblicazione, sarà visitabile nel quartiere giuliano dalmata, presso la sala parrocchiale Kolbe in via fratelli Reiss Romoli 29, dal 20 al 22 marzo, con il seguente orario: 10.30-13 e 16-18.