INCONTRO CON ITALO CALVINO - Da Parigi a Roma: mondo scritto e mondo non scritto

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 INCONTRO CON ITALO CALVINO

 Da Parigi a Roma

Durante la seconda metà degli anni Settanta, Calvino risiede ancora a Parigi, trasferendosi successivamente di nuovo a Roma. Il suo successo, consolidatosi durante la decade precedente, è ora ancora maggiore: i suoi libri sono tradotti in moltissime lingue e la sua collaborazione è richiesta in tutto il mondo. Lavora moltissimo: continua a dirigere la casa editrice Einaudi, la collezione “Centopagine”, scrive numerose prefazioni a libri di autori contemporanei, di classici antichi e moderni, prepara testi per l’amico musicista Luciano Berio e scrive elzeviri per mostre e cataloghi artistici. Il suo nome appare regolarmente nei maggiori quotidiani italiani.
Calvino condanna l’assassinio del leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse (1978), con una serie di articoli nei quali il riferimento alla sua esperienza personale di prigionia e di estorsioni, subita nel lontano 1944, non da’ luogo ad alcun dubbio circa la sua presa di posizione. All’emergere di un’ampia rete di corruzione politico-amministrativa in Italia (che sfocierà, dodici anni dopo, nei processi di Tangentopoli), pubblica su Repubblica nel 1980 un articolo memorabile, sotto forma di apologo, dal titolo “Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti”,
L’iper romanzo “Se una notte d’inverno un viaggiatore...” (1979) e la collezione di saggi “Una pietra sopra” (1980) mostrano in maniera esemplare come, per Calvino, l’amore per la letteratura continui a convivere con la lucida passione civile. Nel 1983 viene pubblicato “Palomar”: l’autobiografismo in terza persona si presenta ora in forma prevalentemente “metafisica”, come riflessione sui fondamenti dell’essere e dei meccanismi della coscienza.
Nel 1984 appaiono “Collezione di sabbia” (Antologia di articoli recenti) e “Cosmicomiche vecchie e nuove”: ulteriore prova della costante apertura all’enciclopedismo.
Nel 1976 un viaggio in Messico sarà il punto di partenza per un frammento di “Palomar”, per il racconto “Sapore Sapere” nella raccolta “Sotto il sole giaguaro” e per tre articoli che confluiranno nella “Collezione di sabbia”.

Araucana

Alonso de Ercilla y Zuniga “La Araucana”. Una splendida edizione del primo canto da “La Araucana” fu pubblicata a Firenze nel 1978 con un’introduzione di Italo Calvino e le litografie di Sebastian Matta.


Matta

Sebastian Matta
“Che il mondo esterno sia rappresentabile sono rimasti in pochi a crederlo: Matta è uno.(...) Se avessimo come Matta tanta ferocia, aggressività  e allegria, scopriremmo che è su questo mondo, proprio su questo mondo e nessun altro, che dobbiamo tener aperti gli occhi” (1962)


Adami

In varie occasioni Calvino compone testi critici o creativi legati alle arti figurative. Questo quadro di Valerio Adami si trova nell’abitazione romana dello scrittore.


scultura

Scultura di Fausto Melotti “la fabbrica delle idee”


steimberg

Opera di Paul Steimberg di proprietà di Calvino


Con Matteotti

Calvino con Fausto Melotti.
“Il suo uso di materiali poveri e deperibili-asticelle di ottone saldate, garza, catenelle, stagnola, cartoncino, spago, fildiferro, gesso, stracci, è il mezzo più veloce per raggiungere un regno visionario di splendori e meraviglie, come ben sanno i bambini e gli attori shakespeariani”


Baj

“Il generale” di Enrico Baj. Mentre stava scrivendo “Lezioni americane” Calvino scrisse il suo ultimo racconto per l’esposizione di Enrico Baj che si tenne a Forte di Bard in Valle d’Aosta durante l’estate del 1985


Scialoja

Bozzetto di Toti Scialoja per “Le porte di Bagdad”. Insieme a Scialoja (pittore, scenografo e poeta) Calvino progettò fra il ’77 e il ’78  una serie di fiabe teatrali per la televisione


Paolini

Composizione di Giulio Paolini, datata 1975. Nell’introduzione a un volume di Paolini Calvino formula l’idea di un romanzo fatto di incipit, che realizzerà qualche anno dopo con “Se una notte d’inverno un viaggiatore”


Se una notte...

“Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979). In copertina ”Confidences d’une chef de gare” di Dominique Appia. ”Ricordo che passai molti giorni, nell’estate del 1979, su una spiaggia a leggere il romanzo di Calvino ‘Se una notte d’inverno un viaggiatore’. Qualche tempo dopo cenai con la mia amica Susan Sontag. Anche lei aveva appena finito di leggere il libro. D’improvviso entrambi alzammo le braccia in segno di esasperata ammirazione ed esclamammo contemporaneamente: perché non è venuto in mente prima a me?” (Carlos Fuentes)


schema

Schema di “Se una notte d’inverno un viaggiatore”, composto dopo la stesura del libro e pubblicato sulla rivista “Alfabeta”


veranda

Calvino nella veranda della sua abitazione romana, sita nel cuore del centro storico, fra Piazza Navona e Pantheon


A Roccamare

Con la moglie nella residenza estiva di Roccamare nella Maremma toscana.
“Nella mia vita ho incontrato donne di grande forza. Non potrei vivere senza una donna al mio fianco. Sono solo un pezzo di un essere bicefalo e bisessuato, che è il vero organismo biologico e pensante”.


Apologo

“Apologo sull’onestà nel paese dei corrotti” (articolo pubblica su La Repubblica del 10 marzo 1980)


bassorilievo maja

Un bassorilievo Maya.
“Qualsiasi cosa significhino, sono sempre forme vegetali che i Maya fissano nella pietra: in fondo a ogni discorso c’è lo scorrere delle linfa delle piante; un rapporto quasi di specularità si è stabilito tra la pietra e la foresta”.


Una pietra sopra

“Una pietra sopra” (1980). In copertina disegno di Saul Steinberg


Palomar

“Palomar” (1983). In copertina un’incisione di Albercht Durer. “Il disegnatore della donna coricata”