Le biblioteche del fanciullino. Giovanni Pascoli e i libri - Dopo il matrimonio di Ida

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Le biblioteche del fanciullino. Giovanni Pascoli e i libri

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Ida Pascoli (1863-1957) nell’anno «terribile» del suo matrimonio

Ida Pascoli (1863-1957) nell’«anno terribile» del suo matrimonio

 

Maria Pascoli (1865-1953) a Castelvecchio

Maria Pascoli (1865-1953) a Castelvecchio

 

L’opuscolo per le nozze della sorella Ida (30 settembre 1895)

 

L’opuscolo per le nozze della sorella Ida (30 settembre 1895)

A Livorno si registra l'incupirsi dell'ispirazione pascoliana. Il giorno dei morti, in testa alla V edizione di Myricae (1894), sancisce gli umori luttuosi che ormai trasformano la scrittura in una sorta di rito funebre.

Nell'«anno terribile» del matrimonio di Ida (1895), quando il nido si infrange una seconda volta, Pascoli avverte paradossalmente di essere appena uscito dall'infanzia, quando sta invece toccando la quarantina. Ma si è davvero dischiuso da poco il suo destino di poeta a cui imprime perciò, sul finire del secolo, un'accelerazione ansiosa che sembra sopraffarlo: teme che la vita non gli basti per compiere quanto germina nella sua mente affollata di fantasmi poetici che reclamano di prender corpo.
Non per nulla d'ora innanzi i vari generi di poesia - i Canti di Castelvecchio come prosecuzione di Myricae, i Poemetti, i Conviviali e poi la saggistica, sia dantesca che di varia umanità, procedono simultaneamente, a un ritmo che si fa sempre più serrato. «Comincia ora» dirà nel 1909 «la mia vita di poeta e di scrittore e di educatore» mentre con le Canzoni di re Enzo e i Poemi del Risorgimento intende assumere quel ruolo di vate a cui non sembrava destinarlo l'umile poesia privata degli esordi.
Quando dall'insegnamento liceale Pascoli passa nel 1896 a quello universitario, il rientro a Bologna è un «ritorno» subito negato: «non ci potrò fare il mio verso» constata con disappunto.
Il fratello minore, Giuseppe, dà a Bologna pubblico scandalo. Già tutt'altro che soddisfatto dell'incarico di grammatica latina e greca, si dimette dopo un solo anno di insegnamento: «mentre le casse de' libri sono già a Bologna, mentre i mobili sono per arrivare, mi giunge un'oscena notizia che mi ha costretto a presentare, come ho presentato, le dimissioni al Ministro», comunica a Carducci il 10 gennaio 1897.
 
                  
 
L’Editio picta di Myricae

L’Editio picta di Myricae

 

Cartolina-collage con fotografie scattate e sviluppate dal poeta
Cartolina-collage con fotografie scattate e sviluppate dal poeta. Pascoli è al balcone della casa di Messina che abiterà fra il 1897 e il 1903; in basso il cane Gulì sulla spiaggia messinese. Anche qui sono versi inviati a Severino Ferrari