Manzoni Scrittore e lettore europeo - Il primo soggiorno parigino: gli esuli italiani e gli eredi degli illuministi

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Manzoni Scrittore e lettore europeo

Il primo soggiorno parigino: gli esuli italiani e gli eredi degli illuministi

 

Nel 1805 la partenza per Parigi, dove la madre Giulia vive da alcuni anni con Carlo Imbonati, al n. 3 di Place Vendôme. Grazie anche al nome illustre di Cesare Beccaria, ancora vivissimo nel ricordo degli intellettuali francesi, la coppia aristocratica aveva libero accesso nei circoli parigini in cui si continuava la tradizione degli illuministi. Anche Alessandro, che giunge a Parigi dopo l’improvvisa morte dell’Imbonati, frequenta a Auteuil il circolo della vedova Helvétius  e quello di Meulan, a cinquanta chilometri da Parigi, dove la vedova del Condorcet, Sophie, e il suo compagno Claude Fauriel abitano l’ospitale Maisonnette. Alessandro, che nei primi mesi ha frequentato soprattutto gli esuli italiani che formavano una sorta di colonia a sé, attivissima però per iniziative editoriali intese a far conoscere la nostra cultura (Carlo Botta, il Biagioli, il Buttura, il Salfi ecc.), stringe ora amicizia con il Fauriel, maggiore di quindici anni, e nella conversazione con lui, così come nella corrispondenza che inizia dopo avergli offerto il Carme in morte dell’Imbonati (pubblicato a Parigi dal Didot), trova la possibilità di aprirsi nei suoi sentimenti e soprattutto nelle sue idee come nessun altro.
Dal Carme in morte dell’Imbonati all’inizio degli Inni sacri l’attività letteraria del Manzoni, almeno in superficie, sembra ristagnare. Avviata nel 1806, l’Urania arriverà faticosamente alla stampa nel 1809. Dopo questi versi, che il Manzoni considera assolutamente privi di interesse (“ne scriverò di peggio” confessa infatti al Fauriel, “ma non ne farò più di questo genere”), inizia una lunga crisi letteraria, che coincide, si può dire, con la crisi religiosa.
In una lettera al Fauriel scrive “Lombardie, montagnes et tradition”: un tema che per il momento non gli riesce di svolgere nell’ambito dell’idillio, ma che riaffronterà, con ben altra preparazione, nella chiave antidillica dei Promessi Sposi.

 

C. Louis Secondat de Montesquieu, De l’esprit des lois, Paris, 1803, t. I.

C. Louis Secondat de Montesquieu, De l’esprit des lois, Paris, 1803, t. I.
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense.

 

germaine

A.-L.-Germaine Necker de Staël-Holstein, Considérations sur les principaux événements de la revòlution françoise, Paris, 1818, t. I.
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense.

 

Jean Racine, Oeuvres complettes, Paris, 1816, t. I. Ritratto dell’Autore

Jean Racine, Oeuvres complettes, Paris, 1816, t. I. Ritratto dell’Autore.
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense.

         















 

M.L.C. Cecilia Cosway Hadfield, Ritratto di Giulia Manzoni Beccaria, 1802-1803, olio su tavolaM.L.C. Cecilia Cosway Hadfield, Ritratto di Giulia Manzoni Beccaria, 1802-1803, olio su tavola.
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense.
                                Anonimo, Ritratto di Giulia Beccaria col figlio Alessandro, 1790 circa, olio su telaAnonimo, Ritratto di Giulia Beccaria col figlio Alessandro, 1790 circa, olio su tela.
Brusuglio, Collezione privata.

 

edizione

Francesco Gonin, Disegni
per l’edizione illustrata
dei Promessi Sposi del 1840.
Milano, Biblioteca
Nazionale Braidense.