Manzoni Scrittore e lettore europeo |
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Nel giugno 1810 i Manzoni ritornano in Italia, stabilendosi a Brusuglio dove hanno ampliato i possedimenti ereditati dall’Imbonati e dato un nuovo assetto alla villa che vi abitano. Rinasce la poesia, non più come frutto di un’educazione letteraria, ma come esigenza di verità. Dal 1812 al 1814 scrive i primi quattro Inni sacri: La Resurrezione, Il Nome di Maria, il Natale e la Passione, per i quali impianta un volume che anche nel suo aspetto esteriore (bella legatura in pelle marrone con tasselli verdi e incisioni in oro) appare come lo spazio deputato ad accogliere, fin dai primi abbozzi, il nascere di un’ispirazione rinnovata dalla fede. La vita ritirata di Brusuglio, e dopo il 1813, nella casa milanese di via Morone, non può naturalmente sottrarsi del tutto alla bufera della storia. Sono gli anni estremi della leggenda napoleonica. Nell’aprile 1814 i francesi ormai sconfitti su tutti i fronti europei abbandonano Milano. Manzoni che verso Napoleone ha sempre nutrito sentimenti uguali a quelli dei suoi amici di Francia (intellettuali che sentivano tradite le proprie idee dalla politica napoleonica) scrive la canzone Aprile 1814. Pochi giorni dopo gli austriaci entravano in Milano.
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