I libri in maschera. Luigi Pirandello e le biblioteche - Pirandello Dantista

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I libri in maschera. Luigi Pirandello e le biblioteche

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Autoritratto di De Chirico

Autoritratto eseguito da De Chirico alla presenza di Pirandello

 

Ritratto di Pirandello

Ritratto di Pirandello eseguito da De Chirico

 

Fitte note marginali nella Divina Commedia (Firenze, Sansone, 1883). Il Volume di Pirandello si conserva presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.

Fitte note marginali nella Divina Commedia (Firenze, Sansone, 1883). Il Volume di Pirandello si conserva presso la Biblioteca Apostolica Vaticana.

 

Fausto Pirandello, Donna con bambino (1929-30, Roma, Via Bosio).

Fausto Pirandello, Donna con bambino (1929-30, Roma, Via Bosio).

 

Luigi Pirandello, Ritratto del nipote Pier Luigi (1936, Collezione privata).

Luigi Pirandello, Ritratto del nipote Pier Luigi (1936, Collezione privata).

 

Luigi Pirandello, La Trappola, progetti di copertina per libro (olio su tela, Collezione privata).

Luigi Pirandello, La Trappola, progetti di copertina per libro (olio su tela, Collezione privata).

 

In verità, anche se imboccate in senso inverso, le strade di d'Annunzio e di Pirandello s'incrociano spesso. Il cronista mondano degli anni '80 preferisce le redazioni dei giornali alle aule universitarie; ma farà poi carte false per rivendicare la formazione accademica che gli è mancata. Non ha mai frequentato una lezione né di Monaci né di Occioni e dirà invece che questi sono i suoi maestri, gli stessi - é noto - di Pirandello'. Il quale a sua volta, provvisto di un curriculum di tutto rispetto, ripudierà filologia e glottologia e mal sopporterà l'insegnamento universitario che lo distrae dal colloquio quotidiano con gli esigenti Personaggi.

Basti in proposito l'insofferenza con la quale si sottomette, nel 1908, al giudizio della Commissione che gli concede l'ordinariato. Eppure, il meglio della filologia é chiamato a esprimersi su di lui, che non ha mai dimesso la polemica contro l'erudizone dei «parrucconi».
Lamenta cosí, dinanzi a Novati, Barbi o Flamini, eminenti studiosi, che essi non sapranno emettere verdetti - ne é convinto - sulla Stilistica, la materia che egli insegna presso il Magistero femminile di Roma. Lo sfogo é con l'amico Bontempelli, contro i giudici, «professori d'Università, professori di Storia della Letteratura Italiana, i quali, naturalmente, non sanno che cosa sia né che si debba intendere per Stilistica. E chi lo sa?».

Sicuro dei ligi studi universitari di Palermo, Roma e Bonn, Pirandello contesta, e spesso con fondamento, la fílologia erudita che conosce bene.
Non é stata reperita «l'edizione della Commedia utilizzata» da Pirandello, che invece a un'edizione commentata fa certamente capo. Del resto nella residuale Biblioteca mancano testi posseduti senz'altro dallo scrittore e dal professore di stilistica: vuoti che si colmano rivolgendosi alle Biblioteche di chi ha condiviso con lui una precisa stagione culturale, al di là di inimicizia e rivalità.

Così, lo stesso Scartazzini-Vandelli che d'Annunzio definisce «il mio 'Dante scolastico», é lettura obbligata e la troviamo sul tavolo di lavoro anche del nostro glossatore pignolo e insieme stravagante.

Ciò che gli preme, leggendo la Commedia, sono le vicende dei Personaggi e la scelta di Scartazzini si motiva forse attraverso l'apparato critico che comprende i commentatori antichi in ricche note storico-documentarie. Dinanzi alla narrazione di Dante si direbbe che Pirandello cerchi di «vedere la scena».

Resta da stabilire la datazione di glosse e foglietti. Per quanto riguarda questi ultimi, il rinvio allo studio di Corrado Ricci, L'ultimo rifugio di Dante a Ravenna, ci colloca intanto all'altezza rivelatrice del 1921.

Da tempo tuttavia Pirandello si dedica allo studio della Commedia, e assai prima di dare alle stampe i suoi tre lavori danteschi: ciò che sapremmo con maggiore esattezza se si risolvesse una volta per tutte la questione dell'impegno attivo che a Bonn lo vede alle prese con l’Inferno di Dante. E’ proprio allora che esordisce il Pirandello «professore», secondo quanto ne dice ai famigliari: «Col primo maggio [...] comincerà il corso delle mie lezioni. Ho scelto per tema l'Inferno di Dante» (18 aprile 1890).

Copertina illustrata della Trappola (Treves, 1918).

Copertina illustrata della Trappola (Treves, 1918).