
Benedetta, Viaggio di Gararà. Romanzo cosmico per teatro. Presentazione di F. T. Marinetti, 1931 
Francesco Balilla Pratella, Musica per L’Aviatore Dro in «Lacerba», (1914) | | Anche la danza rientra nella sfera d'intervento di Marinetti: sono del 1914 le osservazioni polemiche del manifesto Abbasso il tango e Parsifal!, che stigmatizzano l'erotismo e il sentimentalismo a buon mercato, espressi dal nuovo ballo sudamericano, battezzandolo "contagocce dell'amore. Miniatura delle angosce sessuali. Zucchero filato del desiderio ( ... ). Mimica del coito per cinematografo. Valzer masturbato". Con Vaslav Nijnskij, stella del balletto russo, "appare per la prima volta la geometria della danza liberata dalla mimica e senza l'eccitazione sessuale", osserva Marinetti nel Manifesto della danza futurista (1917), paragonando l'arte del danzatore alla costruzione di forme e volumi in Cézanne, mentre l'opera di Isadora Duncan, ancora troppo legata alla passionalità, costituisce il corrispettivo della pittura impressionista. A tutto questo Marinetti dichiara di preferire il popolare «cake-walk» e le sperimentazioni della ballerina americana Loie Füller, che sul finire dell'Ottocento accompagnava i propri passi con luci e lunghi veli colorati, realizzando vere e proprie fantasie visive. Per far nascere una nuova coreografia che corrisponda al mondo moderno occorre introdurre nel balletto i movimenti delle macchine, utilizzando non la musica, ma il rumorismo degli "intonarumori", più adatto al "metallismo della danza futurista", "disarmonica sgarbata antigraziosa asimmetrica sintetica dinamica parolibera". 
F. T. Marinetti, A’ bas le tango et Parsifal! Lettre futuriste circulaire à quelques amies cosmopolites qui donnet des thés-tango et se parsifalisent. Milan, Direction du Mouvement futuriste, 1914 | | 
Maria Goretti, Poesia della macchina. Saggio di filosofia del futurismo. Con una sintesi della estetica della macchina di F. T. Marinetti. Roma, Edizioni futuriste di «Poesia», 1942 |
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