Le Stanze di Elsa - Autoritratto

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Percorso di approfondimento

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Nacqui nell’ora amara
del meriggio, nel segno
del Leone,
un giorno di festa cristiana.
Fui semplice ragazza,
madrina a me stessa
fu una gatta
(E. Morante)

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Autoritratti di Elsa Morante
sul foglio di guardia posteriore di uno dei quaderni manoscritti di Menzogna e sortilegio.

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foto con gatto

[...] Dopo la morte del mio gatto Giuseppe mi sembra di non poter stare senza un gatto vicino [...]

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(Foto Barzanti


[...] Posso dire che fino ad oggi, io sono arrivata a conquistare una sola verità assoluta: gli animali sono gli angeli. E fra questi angeli: gli arcangeli, le fate, sono i gatti siamesi [...]

Diario di Sils Maria 1952

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 "Nata a Roma, [...] di madre settentrionale, di padre siciliano [...].
Dall’età di quindici anni in poi – abbandonate del tutto le fiabe e quasi del tutto le poesie – la scrittrice si è dedicata quasi esclusivamente all’arte del romanzo e del racconto.

Il primo critico che si è interessato al suo lavoro, è stato Giacomo Debenedetti; e questo, nella vita della scrittrice, è uno dei ricordi più grati. [...]

Moltissimi critici si sono occupati della sua opera; ma pochissimi di loro con adeguata attenzione o con vera intelligenza. Vi sono poi alcuni critici che hanno scritto e pubblicato critiche sui suoi libri senza però averli mai letti.

Le opere di Elsa Morante sono tradotte in tutti i paesi civili del mondo. Chi volesse conoscere le sue idee sull’arte narrativa, potrà leggerle in un suo saggio, pubblicato nel 1959 sulla rivista "Nuovi Argomenti", in occasione di una inchiesta sul romanzo.

Residenza abituale: Roma. Ha però viaggiato su tutti i continenti, specie in questi ultimi anni. Le città che predilige sono Roma, Venezia e New York.

Il luogo che più ama in tutto il mondo è Piazza Navona.
Le popolazioni con cui va più d’accordo sono i Napoletani e gli Inglesi.

Le popolazioni con cui va meno d’accordo sono i Milanesi e i Francesi.
L’autore più amato è Mozart.

Le cose che più odia sono le dittature, il moralismo austero e la musica leggera. [...]

(Dalla scheda autobiografica in Ritratti su misura, Venezia,  1960)

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"Carissimi Lettori
 
l'Autrice, che potete vedere qui sopra in un ritratto dell'epoca, magnificamente incorniciato, era una ragazza di circa tredici anni quando scrisse le storie del presente libro, e ne disegnò le figure. A quel tempo, essa non aveva nessun Editore. Aveva due gatti di diversa grandezza, ma di uguale importanza, e un certo numero di fratelli e sorelle minori di lei. Costoro erano gli unici lettori suoi, a quel tempo: e fra quei lettori, pochi ma scelti, le presenti storie ebbero un vero successo.

Il ricordo di quel successo incoraggia, adesso, l'Autrice, a offrire le medesime storie a Voi, in un bel libro stampato da un vero Editore. Essa spera che questo libro vi piaccia, e vi faccia divertire. La vostra amicizia sarebbe per lei un onore, che la consolerebbe, oggi, nella sua vecchiaia. 
 
Augurandovi, dunque, buona lettura, essa si dichiara 

                             la Vostra fedele e affezionata
                                            AUTRICE"

(Elsa Morante, Le straordinarie avventure di Caterina, Torino, Einaudi, 1959) 

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"Sono più autobiografici i romanzi di qualsiasi altra cosa si possa raccontare di sé. [...] Perché nei romanzi avviene come nei sogni: una magica trasposizione della nostra vita, forse ancora più significativa della vita stessa, perché arricchita dalla forza dell'immaginazione. [...]
La mia vita sta in "Menzogna e sortilegio", ne "L'isola di Arturo"..."
(Elsa Morante in un'intervista di Enzo Siciliano su Mondo, La guerra di Elsa, 17 agosto 1972, p.21)

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