Biblioteca statale del Monumento nazionale di Montecassino - Cassino (Fr)
La raccolta della biblioteca di Montecassino nasce contestualmente all’Abbazia. All’inizio la biblioteca contiene per lo più volumi in papiro, poi, a seguire, in pergamena ed in carta. Il secolo IX registra una serie di importanti accrescimenti del patrimonio bibliotecario che si susseguono con ritmo accelerato anche nei secoli successivi. La biblioteca si salva dal terribile terremoto del 1349, ma non dalle spoliazioni e dispersioni del XIV secolo che continuano anche nei successivi cent’anni. Una rinascita si ha nel Cinquecento, quando vengono recuperati i manoscritti smarriti, acquistati nuovi libri ed eretta una nuova biblioteca più grande. Viene rilegato uniformemente in pergamena tutto il materiale librario e si costruisce una vasta aula con una monumentale scaffalatura, modificata nel Seicento e distrutta nel 1944. Nel XVIII secolo la raccolta viene incrementata ulteriormente e i manoscritti vengono trasferiti in una nuova sede e il complesso bibliotecario ampliato. Nel 1866 la biblioteca viene costituita ente pubblico. Come è noto, il 15 febbraio 1944 l’Abbazia viene distrutta dai bombardamenti alleati, ma i fondi dell’archivio e della biblioteca sono stati messi in salvo alcuni mesi prima per poi tornare durante la ricostruzione dell’abbazia nel 1955. Attualmente la consistenza del materiale consultabile è di 72.101 volumi, 198 incunaboli, 1500 codici, 20.000 pergamene, 2063 cinquecentine, 259 titoli di periodici, materiale audio e video. Il corpus del fondo musicale è estremamente vario, in gran parte profano legato alla cultura musicale partenopea tra gli ultimi anni del XVII secolo e la seconda metà del XIX. Il fondo è costituito da manoscritti e stampe per circa 10.000 notizie bibliografiche. La biblioteca dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali.