Biblioteca Biomedica. Università degli Studi - Firenze

Sede di Medicina
Fondo antico
Palombaro
Viridarium botanicum novissimum italo-hispanum. Tomus primus. 1731

La Biblioteca Biomedica, istituita nel 1999, è una delle cinque biblioteche di area nelle quali è articolato il Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Firenze. Possiede circa 225.598 volumi e oltre 5.000 periodici elettronici di Scienze biomediche consultabili full text. Il suo fondo antico si compone di decine di migliaia di volumi di riviste a stampa e di circa 30.093 opere e opuscoli monografici. Le radici della biblioteca sono nella Firenze medioevale, in particolare nello Spedale di Santa Maria Nuova, fondato nel 1288 da Folco Portinari, padre di Beatrice, la donna amata da Dante Alighieri. Qui ebbe inizio la prestigiosa Scuola medico-chirurgica che rimase attiva fino al 1859, quando fu inserita nell’Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento del Regno d’Italia, nucleo originale dell'attuale Università di Firenze. La Scuola preparava a diventare medico, chirurgo o speziale e ben presto nell’antico ospedale si formò una prima raccolta di testi che nel 1679 lo spedalingo Mariani riunì in un unico locale adibito a ‘Libreria'. La collezione si arricchì di moltissimo materiale entrato per acquisto o per lascito testamentario soprattutto di medici che avevano esercitato all’interno della struttura. Nel 1872 entrò a far parte della collezione il fondo di Antonio Cocchi (1685-1758), anatomista e fisiologo nonché intellettuale, bibliofilo e viaggiatore. Interessanti sono i 103 quaderni di Effemeridi, suo diario privato nel quale appunta, dal 1722 al 1757, dettagliatamente qualsiasi tipo di informazione. Nel 1937 la Libreria si trasferì all'interno del Policlinico di Careggi, dove erano stati spostati gli insegnamenti universitari della Facoltà di Medicina e Chirurgia e della Facoltà di Farmacia (nel 2013 fuse nella Scuola di Scienze della Salute umana) e dove attualmente è ubicata la Biblioteca Biomedica.

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