GIORDANO BRUNO 1548 - 1600 - La nascita e i primi studi

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 GIORDANO BRUNO 1548 - 1600

La nascita e i primi studi
   

Bruno nasce nella prima metà del 1548 nella contrada di San Giovanni del Cesco, presso Nola nel regno di Napoli. Figlio di Giovanni Bruno, uomo d’armi di condizione modesta, e di Fraulissa Savolino, il filosofo è battezzato come Filippo. Al nome di battesimo preferirà comunque quello di Giordano, assunto al momento della sua entrata nell’Ordine domenicano.
Bruno trascorre l’infanzia a Nola, dove riceve l’insegnamento elementare. Nel 1562 si reca a Napoli per continuare gli studi presso lo «Studio pubblico» della città, dove frequenta le lezioni di indirizzo aristotelico-averroistico di Giovan Vincenzo Colle detto Il Sarnese. Contemporaneamente segue anche l’insegnamento privato dell’agostiniano Teofilo da Vairano, attraverso il quale conoscerà le opere fondamentali della tradizione platonica, sia antica che recente. Risale a questo periodo la lettura di alcuni testi fondamentali per lo sviluppo successivo della sua filosofia, come le opere del filosofo e teologo Niccolò Cusano (1401-1464), di cui Bruno farà proprie alcune critiche alla logica aristotelica e la riflessione sul concetto di infinito. Ruolo determinante nella formazione bruniana ebbero inoltre i trattati di arte combinatoria del catalano Ramón Lull (1232-1316), in cui i principi primi e semplici del sapere sono ridotti a lettere alfabetiche e ad altri simboli, e i diffusi manuali di arte della memoria, tanto che metodi combinatori di ispirazione lulliana e tecniche mnemoniche costituiranno temi portanti di tutta la riflessione filosofica bruniana.E’ infine probabile che durante gli anni napoletani Bruno si sia avvicinato anche ad alcuni movimenti eterodossi, in particolare al circolo che si era creato, dandone una interpretazione radicale ed incline alla negazione del dogma della Trinità, intorno alle dottrine del teologo Juan de Valdés (1490-1541).


 

      

Ritratto di Giordano Bruno

Ritratto di Giordano Bruno
L’iconografia di Giordano Bruno è immaginaria e si fonda per lo più su una incisione settecentesca pubblicata per la prima volta nel 1824 nell’opera di T.A. Rixner e T. Siber, Leben und Lehrmeinungenberühmter Physiker.


   

J. Romberch, Congestorium artificiosae memoriae

J. Romberch, Congestorium artificiosae memoriae (Venezia, 1533)
Di origine classica e inizialmente legata alla pratica oratoria, l’arte della memoria conobbe un grande sviluppo nel Rinascimento, con la pubblicazione di numerosi manuali in cui sono formulate le regole teoriche e pratiche per la formazione di «luoghi» ed immagini in cui poter disporre le nozioni da ricordare.

Veduta dell'Agro di Nola

Veduta dell’agro di Nola (incisione, sec. XVI)
Sfondo della infanzia di Bruno è la campagna di Nola, dominata dal Monte Cicala. Il forte richiamo a queste radici - ricorrente, con tono a volte nostalgico, in tanti luoghi delle opere – è evidente nella sua scelta di qualificarsi, fin negli ultimi scritti pubblicati in vita, con l’appellativo di Nolanus.

Pianta di Napoli

Pianta di Napoli (incisione, sec. XVI)
La Napoli della seconda metà del Cinquecento è caratterizzata non solo da una ricca cultura letteraria, ma anche dal vivace dibattito intorno alle opere di filosofia e di magia naturale di Bernardino Telesio (1509-1588) e Giovan Battista Della Porta (1535-1615), autori ben noti a Bruno.