Bicentenario Verdiano 2013. Materiali e documenti della Biblioteca nazionale Braidense

Lettera di Giuseppe Verdi a Giacomo Mantegazza. Busseto, 7 novembre 1881
Lettera di Giuseppe Verdi a Clara Maffei. St. Agata, 29 gennaio 1853
Lettera di Giuseppe Verdi a Giacomo Mantegazza. Busseto, 7 novembre 1881
C. Maffei, Album Amicorum, vol. 4. Milano, 1837-1874

Le 63 lettere di Verdi (più altre tre della moglie Giuseppina Strepponi) indirizzate alla contessa Clara Maffei, sono pervenute alla Braidense nel 1886 per legato testamentario della stessa Maffei.
I quattro volumi dell'album amicorum di Clara Maffei in custodia lignea (Copie des lettres, Journal, Poesie, Souvenir) sono stati acquistati dalla Biblioteca Nazionale Braidense all’Asta Christie's n. 159 di Roma del 26 gen. 1989 (Lotto 211). Claretta Maffei fu nota per il suo salotto milanese, punto d'incontro di tante persone illustri: letterati, artisti e patrioti del Risorgimento, tra cui Alessandro Manzoni, Emilio Bignami, Massimo d'Azeglio, Honoré de Balzac, il compositore ungherese Franz Liszt e Giovanni Prati divenendo col tempo un punto di ritrovo esclusivamente politico. La Maffei nel 1842 conobbe un giovane compositore parmigiano che aveva messo in scena il Nabucco riscuotendo un successo trionfale aprendogli le porte di una carriera straordinaria e decretando immancabilmente un nuovo ingresso in casa Maffei: quello di Giuseppe Verdi. Il massimo compositore italiano del secondo Ottocento diventò un frequentatore assiduo della casa e, entrato in intima amicizia sia con Clara che con suo marito Andrea, svolse un'importante funzione di mediatore quando, nel giro di poco tempo, il loro matrimonio naufragò, sostenendo entrambi con la sua vicinanza umana in un momento così difficile. La fotografia di Giuseppe Verdi con dedica autografa del musicista a Clara Maffei, donata dalla contessa alla Braidense insieme alle numerose lettere di Verdi a lei indirizzate, sono la testimonianza visiva di un ben documentato rapporto tra i due personaggi.

Il progetto verdiano è stato completato con la digitalizzazione delle testate  “L’arte drammatica” settimanale pubblicato a Milano tra 1871 e 1934 e “Il crepuscolo : rivista settimanale di scienze, lettere, arti, industria e commercio” pubblicato a Milano tra il 1850 e il 1859.