INCONTRO CON ITALO CALVINO |
![]() | Un ictus sorprende Calvino mentre sta lavorando sulle sei conferenze che avrebbe dovuto tenere, qualche mese dopo, all’Università di Harvard: muore il 19 settembre del 1985, in un ospedale di Siena. Tra le sue carte, lasciate in bauli, la moglie trova appunti, bozze e progetti che provano quanto lo scrittore fosse ben lontano dall’aver terminato la propria ricerca: negli anni successivi aveva pianificato di pubblicare almeno dodici libri. Visita a un Safari park presso Roma, nel 1983 Elenco autografo dei libri da scrivere, che copre il periodo 1978-85. Le crocette indicano i progetti portati a termine. “MONTEZUMA-La vostra civiltà del moto perpetuo non sapeva ancora dove stava andando-come oggi non sa più dove andare-e noi, la civiltà della permanenza e dell’equilibrio, potevamo ancora inglobarla nella nostra armonia. Da una voce enciclopedica di Roland Barthes Calvino trae spunto per due testi intitolati “Un re in ascolto”: il libretto per un’opera musicale di Luciano Berio, e un racconto, inserito nel piano di un libro sui cinque sensi. Il disegno di Adriano Zannino illustrava il racconto pubblicato su “La Repubblica” del 12.8.1984 Pagina autografa dell’esordio di “Lezioni americane” “Secondo l’opinione più diffusa, il temperamento più influenzato da Mercurio, portato agli scambi e ai commerci e alla destrezza, si contrappone al temperamento influenzato da Saturno, melanconico, contemplativo, solitario (...) “Certo: quello che conta è la possibilità di dare un senso al passato con continue correzioni appropriate al presente. La vita ha sempre bisogno di ritocchi, aggiunte, note a piè pagina. Proprio come la pagina scritta. La morte viene interrompendo questo processo e tutto diviene irrevocabile”. Calvino e Salman Rushdie |