INCONTRO CON ITALO CALVINO - Un lavoro interrotto

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 INCONTRO CON ITALO CALVINO

 Un lavoro interrotto

Un ictus sorprende Calvino mentre sta lavorando sulle sei conferenze che avrebbe dovuto tenere, qualche mese dopo, all’Università di Harvard: muore il 19 settembre del 1985, in un ospedale di Siena. Tra le sue carte, lasciate in bauli, la moglie trova appunti, bozze e progetti che provano quanto lo scrittore fosse ben lontano dall’aver terminato la propria ricerca: negli anni successivi aveva pianificato di pubblicare almeno dodici libri.
Vengono pubblicati postumi, editi da Esther Calvino: tre dei cinque racconti che sarebbero confluiti in un libro di narrazioni sui cinque sensi (“Sotto il sole giaguaro”); un’ampia selezione di apologi, narrazioni e discorsi che non erano stati  raccolti (“Prima che tu dica pronto”); alcuni frammenti di carattere memorialistico (“La strada di San Giovanni”); alcuni appunti di carattere autobiografico (“Eremita a Parigi”); le cinque conferenze per il corso di Harvard (“Lezioni americane”) un’estesa antologia di saggi letterari (“Perché bisogna leggere i classici”).
La casa editrice Mondadori pubblica un’edizione quasi completa di tutta la sua opera che esce in sei volumi, tra il 1991 e il 1995.

Al Safari Park

Visita a un Safari park presso Roma, nel 1983


Elenco autografo

Elenco autografo dei libri da scrivere, che copre il periodo 1978-85. Le crocette indicano i progetti portati a termine.


Montezuma

“MONTEZUMA-La vostra civiltà del moto perpetuo non sapeva ancora dove stava andando-come oggi non sa più dove andare-e noi, la civiltà della permanenza e dell’equilibrio, potevamo ancora inglobarla nella nostra armonia.
CALVINO-Era tardi! Avreste dovuto essere voi Atzechi a sbarcare presso Siviglia, a invadere l’Estremadura! La storia ha un senso che non si può cambiare!
MONTEZUMA-Un senso che gli vuoi imporre tu, uomo bianco! Altrimenti il mondo si sfascia sotto i tuoi piedi”
Da  una delle tre “Interviste Impossibili ”scritte da Calvino negli anni ‘60 e destinate a un libro che non venne mai alla luce, “Dialoghi Storici”


Zannino

Da una voce enciclopedica di Roland Barthes Calvino trae spunto per due testi intitolati “Un re in ascolto”: il libretto per un’opera musicale di Luciano Berio, e un racconto, inserito nel piano di un libro sui cinque sensi. Il disegno di Adriano Zannino illustrava il racconto pubblicato su “La Repubblica” del 12.8.1984


Lezioni americane

Pagina autografa dell’esordio di “Lezioni americane”
Delle sei conferenze in programma per le Norton Lectures della Harvard University (Six memos for the next millenium), Calvino riuscì a scriverne solo cinque.


Mercurio

“Secondo l’opinione più diffusa, il temperamento più influenzato da Mercurio, portato agli scambi e ai commerci e alla destrezza, si contrappone al temperamento influenzato da Saturno, melanconico, contemplativo, solitario (...)
Il mio culto di Mercurio corrisponde forse solo a un’ispirazione, a un voler essere: sono un saturnino che sogna di essere un mercuriale”


Pensieroso

“Certo: quello che conta è la possibilità di dare un senso al passato con continue correzioni appropriate al presente. La vita ha sempre bisogno di ritocchi, aggiunte, note a piè pagina. Proprio come la pagina scritta. La morte viene interrompendo questo processo e tutto diviene irrevocabile”.

Un bel primo piano

Con Rushdie

Calvino e Salman Rushdie
“E’ decisamente possibile che Calvino non sia affatto un essere umano ma un pianeta, simile al pianeta Solaris del grande romanzo di Stanislaw Lem. Solaris, come Calvino, ha il potere di vedere negli angoli più impenetrabili della mente umana e di portare alla luce i sogni.
Leggendo Calvino ci si trova costantemente assaliti dall’idea che egli scriva ciò che voi avete sempre saputo, tranne il fatto che non ci avete mai pensato” (Salman Rushide)