
Scipio Sighele, “La coppia criminale”, Bocca, Torino 1908.  Pubblicità Utet.

“La donna”, 20 gennaio 1914, la pattinatrice. |
| Nella nuova città industriale la ricerca scientifica, la divulgazione, la didattica, l’enciclopedismo sono sostenuti da una attività editoriale specializzata. La UTET, Unione Tipografico-Editrice Torinese, fondata nel 1791, pubblica le Grandi Opere d’Italia e domina il settore della divulgazione; la Löescher, fondata nel 1867, propone soprattutto opere scientifiche, pubblicando, tra l’altro, dal 1883, anche “ Il giornale storico della letteratura italiana”, diretto da Graf; Paravia, dal 1812, Lattes (1893-1938; dal 1938 Editrice libraria italiana), la SEI (Società Editrice Internazionale), dal 1908, occupano lo spazio pedagogico e didattico;la Streglio pubblica gli scrittori (Massimo Bontempelli, Giovanni Cena, lo stesso Guido Gozzano, Marino Moretti, Francesco Pastonchi, Luigi Pirandello, Enrico Thovez e molti altri). Per quanto riguarda le riviste Torino si ancora alla sua identità locale in un atteggiamento di etico distacco dalle mode: “Il Piemonte” (1903-5), ad esempio, ospita scritti di Gozzano, Pastonchi, Bistolfi e Bontempelli, che ne condividono la piemontesità e il metodo storico, mentre “Piemonte” (1910-13) sposa la linea nazionalista e imperialistica ben lontana dall’ironia dei Colloqui; “Il Campo”, sulla linea di Graf e Thovez, propone Pirandello, Papini, Borgese, Prezzolini e altri, collocandosi idealmente a metà strada tra Firenze, la capitale culturale, e Milano, la capitale industriale. Un ruolo importante lo svolgono, non solo i quotidiani, come “La Stampa”, dal 1828, e “Gazzetta piemontese”, dal 1867, ma anche quei settimanali illustrati, come “La donna”, dove scrivono Guido Gozzano e la sua amica Amalia Guglielminetti, dedicati spesso alla donna, alla moda, all’attualità.Pubblicità Utet.Scipio Sighele, “La coppia criminale”, Bocca, Torino 1908.“La donna”, 20 gennaio 1914, la pattinatrice. |