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Percorso testuale   Home Page > Percorso testuale > Il romanzo di cavalleria > Orlando furioso: fonti e struttura narrativa

Orlando furioso: fonti e struttura narrativa

fotografia La ‘critica delle fonti’ del Furioso è un argomento di grande rilievo come testimonia il fondamentale studio di Pio Rajna, Le fonti dell’ “Orlando furioso” [1875]. Le fonti principali del romanzo ariostesco vanno ricercate nei romanzi francesi medievali, nei Reali di Francia, nella letteratura canterina, nella tradizione novellistica e nella letteratura latina: Virgilio, Ovidio, Orazio ma anche Stazio e Lucano. Si devono aggiungere poi gli spunti geografici attinti dai trattati enciclopedici dell’antichità come la Naturalis historia di Plinio il Vecchio, la Corografia di Pomponio Mela e la Geografia di Strabone. Il legame di parentela più forte è ovviamente con il repertorio inventivo dell’Orlando innamorato di Boiardo, per quanto il nome del poeta quattrocentesco non venga mai fatto. Gli eventi da cui muove la narrazione dell’Ariosto nel I canto si ricollegano ai fatti narrati in Innamorato, II, 21-22 e in III, 4. A partire da Furioso, I,10 ha inizio la nuova narrazione con la fuga di Angelica dal campo cristiano e con il suo incontro nella selva con Rinaldo. La struttura narrativa del romanzo viene definita centripeta con movimenti di allontanamento dai nuclei centrali del racconto e successivi allineamenti al flusso narrativo. Al centro di questo meccanismo di apparente disordine strutturale vi è la tecnica dell’entrelacement, che comporta continue sospensioni dei filoni narrativi e successive riprese, creando sovrapposizioni e fusioni tra situazioni e personaggi. In questo modo vi è la possibilità di un continuo differimento delle azioni, di un rinvio sempre possibile ad una fase successiva della narrazione che sembra conferire al romanzo una perenne dilatabilità. Nelle parti poemiali dei canti Ludovico prende la parola rivolgendosi al pubblico o alla donna amata, utilizzando il proemio come ‘finestra’ di intervento sulla realtà contemporanea. Figurano spesso inserti encomiastici o storico-politici con primi piani sulla società di corte contemporanea. Incontriamo a volte nella narrazione figurazioni allegoriche legate al mondo degli emblemata. In particolare gli inserti allegorici sono riscontrabili nei canti VI-VIII, nell’episodio dell’isola di Alcina, con la prigionia di Ruggiero e la liberazione da parte di Logistilla.

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