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![]() Accanto al tema della pazzia e dell’errore incontriamo nel Furioso un altro tema che segna lo scarto della realtà rispetto alla norma. E’ il cosiddetto meraviglioso. Con questo termine si intende la dimensione magica e prodigiosa che nel romanzo si affianca alla dimensione reale e verosimile. Il meraviglioso è espressione di una realtà parallela fatta di prodigi, di incontri straordinari, di poteri magici conferiti ad alcuni personaggi o ad alcuni oggetti. La stessa Angelica possiede capacità magiche, e rilevante è il ruolo di maghi come Alcina, Atlante, Merlino, Melissa. Il meraviglioso ariostesco, che prevede procedimenti metamorfici (Astolfo trasformato in mirto nel canto VI) o di pura immaginazione (il destriero alato detto ippogrifo nel canto IV), trova il suo culmine nella zona del romanzo relativa al palazzo incantato di Atlante (canti XI-XII-XIII) denominato dagli studiosi, su una suggestione di Italo Calvino, il castello dei destini incrociati. I cavalieri, provenienti dai sentieri più disparati della foresta, giungono nel palazzo di Atlante e restano imprigionati al suo interno seguendo ognuno la vuota parvenza del proprio desiderio, in una sorta di mosca cieca incessante. Orlando segue la finta immagine di Angelica, Ruggiero insegue la figura fittizia di Bradamante. La magia si esprime qui come ossessiva proiezione dei propri sogni entro uno spazio architettonico delineato e concluso. Ma, come nel caso del senno di Orlando perduto e poi recuperato, anche in questo caso è possibile la remissione della degenerazione. Astolfo, nel canto XXII, libera il palazzo incantato grazie al suo libretto che contiene la spiegazione delle magie e degli incanti, così da poter sciogliere ‘in fumo e in nebbia’ il palazzo di Atlante e restituire la libertà ai personaggi imbrigliati nel suo interno. La magia è inoltre correlata al tema della simulazione e dell’illusione che regola i rapporti umani, in una nebulosa di false immagini, equivoci, inganni, aspettative infondate, attese deluse. Le Arpie si gettano sulla tavola imbandita. Illustrazione di Gustave Doré per il canto XXXIII dell'Orlando Furioso |
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