titolo Ludovico Ariosto

Restaurazione

Dopo la sconfitta di Napoleone, le grandi potenze (Inghilterra, Austria, Russia, Prussia e Francia, rappresentata da Talleyrand) si riunirono a Vienna (1 novembre 1814) per ridefinire la mappa politico-territoriale dell’Europa. Il Congresso di Vienna continuò i suoi lavori anche durante i Cento giorni, nel corso dei quali Napoleone cercò di riprendere il potere, e si concluse nel giugno del 1815. I principi di base che i rappresentanti delle grandi potenze e i sovrani riuniti a Vienna cercarono di far valere con inevitabili compromessi e difficili accordi, furono quello della legittimità del potere e dell’equilibrio tra le nazioni. Gli stati italiani furono, dove possibile, riconsegnati ai legittimi sovrani, con qualche significativa novità relativa soprattutto alla soppressione delle Repubbliche di Genova e Venezia. Fu creato un Regno Lombardo-Veneto sotto il controllo dell’Austria; il regno di Sardegna recuperò alcuni territori della Savoia e acquisì Genova; il regno di Napoli e il Regno di Sicilia si unirono a formare il Regno delle due Sicilie con re Ferdinando I di Borbone. L’Austria consolidò in Italia la propria egemonia, controllando, in modo diretto o attraverso l’assegnazione del potere a membri della famiglia imperiale, diversi stati italiani.

Il Regno Lombardo-Veneto fu istituito il 7 aprile 1815; in seguito la carica di vicerè fu affidata a Ranieri d’Asburgo, fratello dell’imperatore austriaco Francesco I; il regno aveva un’autonomia molto limitata dall’Austria e subiva una fortissima pressione fiscale. La resistenza anti-austriaca si organizzò presto in sette segrete che diedero origine ai primi moti per l’indipendenza, avviando il processo risorgimentale.


La fede battesimale dell’Ariosto, da M. Catalano, Vita di Ludovico Ariosto ricostruita su nuovi documenti, vol. I, Genève, L. Olschki, 1930-1931, p. 39

J. B. Isabey, Il Congresso di Vienna, XIX sec., Parigi, Museo del Louvre

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