La Bibbia nel '500: edizioni, interpretazioni, censure
Questa collezione comprende 35 edizioni in più volumi - interamente digitalizzate - tra le più rappresentative della Sacra Scrittura di epoca umanistica-rinascimentale che rispecchiano la complessità del dibattito tra cattolici e riformati con particolare attenzione al territorio toscano in generale, fiorentino e senese in particolare. e che documentano le trasformazioni e la circolazione del testo biblico nei primi secoli dell'arte della stampa.
Tra le più significative l’edizione del Fondo Palatino del Malerbi del 1490, la prima Bibbia dotata di frontespizio e per la prima volta illustrata, realizzata nella tipografia di Lucantonio Giunti che contiene 208 silografie nel primo volume e 176 nel secondo che rendono l'opera uno dei capolavori editoriali del ‘400. Poi ancora la Bibbia Sisto-Clementina edizione definitiva della Vulgata, approvata da Clemente VIII e stampata a Roma nel 1592 e infine, l’esemplare Diodatina del Fondo Magliabechiano di Giovanni Diodati del 1607, la prima importante e fedele traduzione in lingua italiana che ha rivestito il ruolo di versione ufficiale della Bibbia per i protestanti italiani e alcuni esemplari delle edizioni cinquecentesche della Bibbia nella traduzione italiana di Antonio Brucioli conservati nel fondo Guicciardini, una documentazione particolarmente importante per lo studio della Riforma.