La Bibbia nel '500: edizioni, interpretazioni, censure

La Bibbia tradotta in lingua toscana, di lingua hebrea, per il reuerendo maestro Santi Marmochini fiorentino ... Venezia, 1546
Deuteronomion Mose cum annotationibus. Mart. Luther. Wittemberg, 1524. Coperta
Biblia sacra vulgatae editionis. Roma, 1592
Il Nuovo Testamento. Venezia, 1532

Questa collezione comprende 35 edizioni in più volumi - interamente digitalizzate - tra le più rappresentative della Sacra Scrittura di epoca umanistica-rinascimentale che rispecchiano la complessità del dibattito tra cattolici e riformati con particolare attenzione al territorio toscano in generale, fiorentino e senese in particolare. e che documentano le trasformazioni e la circolazione del testo biblico nei primi secoli dell'arte della stampa.
Tra le più significative l’edizione del Fondo Palatino del Malerbi del 1490, la prima Bibbia dotata di frontespizio e per la prima volta illustrata, realizzata nella tipografia di Lucantonio Giunti che contiene 208 silografie nel primo volume e 176 nel secondo che rendono l'opera uno dei capolavori editoriali del ‘400. Poi ancora la Bibbia Sisto-Clementina edizione definitiva della Vulgata, approvata da Clemente VIII e stampata a Roma nel 1592 e infine, l’esemplare Diodatina del Fondo Magliabechiano di Giovanni Diodati del 1607, la prima importante e fedele traduzione in lingua italiana che ha rivestito il ruolo di versione ufficiale della Bibbia per i protestanti italiani e alcuni esemplari delle edizioni cinquecentesche della Bibbia nella traduzione italiana di Antonio Brucioli conservati nel fondo Guicciardini, una documentazione particolarmente importante per lo studio della Riforma.