Judaica
Tratti dalla raccolta dell’abate Giovanni Bernardo De Rossi (1742-1831) che insegnò lingue orientali nella facoltà teologica dell'Università di Parma dal 1769 al 1821, sono stati digitalizzati gli 81 incunaboli ebraici della Biblioteca Palatina, tra i quali si segnala l’unico esemplare conservato del primo libro a stampa in ebraico con data certa (18 febbraio 1475), e 103 cinquecentine ebraiche stampate in Italia, tra cui quattro bibbie. Molti volumi testimoniano l’attività di Gershom Soncino e della sua famiglia, una delle più importante famiglie ebree dedita all’arte della stampa.
La raccolta, una delle più preziose al mondo di manoscritti e stampati ebraici, fu acquistata nel 1816 da Maria Luigia d'Austria per farne dono alla Regia Bibliotheca Parmense, e si compone di 1432 codici dei secoli XI-XVI, molti dei quali splendidamente miniati e di 1464 volumi a stampa, la cui data di edizione è compresa tra il XV e il XVIII secolo; ad essi si aggiungono 10 manoscritti greci, 85 latini, 31 in volgare e diversi in svariate altre lingue.
Il fondo, che si distingue per antichità e qualità dei testi nonché per la preziosità delle miniature, accoglie, oltre alle bibbie, numerosi salteri, testi filosofici, giuridici e cabbalistici, testimonianza della ricchezza intellettuale e spirituale dei gruppi ebraici della diaspora e delle loro molteplici attività culturali.